Obiettivi Lo studio analizza le modalità con cui in Lombardia viene finanziata la spesa sociale e sociosanitaria per gli anziani non autosufficienti. In particolare si concentra su tre punti: i) i flussi di finanziamento per la spesa dedicata agli anziani e gli organi di competenza dedicati alla loro gestione; ii) i servizi erogati rispettivamente dai Comuni e dalla Regione e la spesa da essi generata; iii) le peculiarità del modello lombardo, i meriti e le criticità. L’obiettivo finale è duplice: analizzare il trend della spesa per gli anziani negli ultimi anni e delineare un quadro generale sulla sua allocazione rispettivamente fra area sociale e area sociosanitaria e fra le diverse tipologie di servizi. In base a questi risultati è possibile fornire alcune indicazioni in termini di appropriatezza degli interventi e di soddisfacimento del bisogno da parte degli anziani non autosufficienti. Metodo e aspetti discussi L’analisi viene sviluppata sul piano istituzionale e quantitativo. Dopo aver individuato i principali organi istituzionali che gestiscono i flussi finanziari per l’assistenza agli anziani, si ricostruiscono i dati numerici (finanziamento e spesa) facendo uso di diverse fonti: la banca dati dell’Istat per la spesa sociale dei Comuni (2011), il Bilancio Sociale e il Piano degli Indicatori di Bilancio 2013 per la spesa sociosanitaria gestita dalla Regione. Esistono difficoltà oggettive nella ricostruzione dei dati regionali riguardanti la spesa per gli anziani, dovute a tre cause principali: i) l’eterogeneità delle fonti di finanziamento che si schierano sui tre diversi livelli di governo, centrale, regionale e comunale ii) la frequente sovrapposizione fra area sociale e area sociosanitaria, fattore che rende difficile la corretta individuazione delle voci di spesa, iii) la coesistenza di diverse categorie di utenti finanziati dalla spesa sociale e sociosanitaria (ad es. minori, immigrati, anziani), fatto che comporta frequenti variazioni nella ripartizione della spesa a seconda delle priorità. A questo si aggiunga, per la Lombardia, la difficoltà di accesso e la scarsa trasparenza dei dati di bilancio regionale. E’ stato quindi necessario incrociare i dati provenienti dalle diverse fonti e, in parecchi casi, ricostruire le voci di spesa partendo dalla tipologia di servizi, tramite tecniche bottom-up. I dati elaborati vengono letti in chiave comparativa a livello interregionale.
Brenna, E., Il finanziamento e la spesa, in Pasquinelli, S. (ed.), Primo rapporto sul lavoro di cura in Lombardia, Maggioli Editore, www.maggiolieditore.it 2015: 109- 133 [http://hdl.handle.net/10807/67424]
Il finanziamento e la spesa
Brenna, Elenka
2015
Abstract
Obiettivi Lo studio analizza le modalità con cui in Lombardia viene finanziata la spesa sociale e sociosanitaria per gli anziani non autosufficienti. In particolare si concentra su tre punti: i) i flussi di finanziamento per la spesa dedicata agli anziani e gli organi di competenza dedicati alla loro gestione; ii) i servizi erogati rispettivamente dai Comuni e dalla Regione e la spesa da essi generata; iii) le peculiarità del modello lombardo, i meriti e le criticità. L’obiettivo finale è duplice: analizzare il trend della spesa per gli anziani negli ultimi anni e delineare un quadro generale sulla sua allocazione rispettivamente fra area sociale e area sociosanitaria e fra le diverse tipologie di servizi. In base a questi risultati è possibile fornire alcune indicazioni in termini di appropriatezza degli interventi e di soddisfacimento del bisogno da parte degli anziani non autosufficienti. Metodo e aspetti discussi L’analisi viene sviluppata sul piano istituzionale e quantitativo. Dopo aver individuato i principali organi istituzionali che gestiscono i flussi finanziari per l’assistenza agli anziani, si ricostruiscono i dati numerici (finanziamento e spesa) facendo uso di diverse fonti: la banca dati dell’Istat per la spesa sociale dei Comuni (2011), il Bilancio Sociale e il Piano degli Indicatori di Bilancio 2013 per la spesa sociosanitaria gestita dalla Regione. Esistono difficoltà oggettive nella ricostruzione dei dati regionali riguardanti la spesa per gli anziani, dovute a tre cause principali: i) l’eterogeneità delle fonti di finanziamento che si schierano sui tre diversi livelli di governo, centrale, regionale e comunale ii) la frequente sovrapposizione fra area sociale e area sociosanitaria, fattore che rende difficile la corretta individuazione delle voci di spesa, iii) la coesistenza di diverse categorie di utenti finanziati dalla spesa sociale e sociosanitaria (ad es. minori, immigrati, anziani), fatto che comporta frequenti variazioni nella ripartizione della spesa a seconda delle priorità. A questo si aggiunga, per la Lombardia, la difficoltà di accesso e la scarsa trasparenza dei dati di bilancio regionale. E’ stato quindi necessario incrociare i dati provenienti dalle diverse fonti e, in parecchi casi, ricostruire le voci di spesa partendo dalla tipologia di servizi, tramite tecniche bottom-up. I dati elaborati vengono letti in chiave comparativa a livello interregionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.