Gli ordinamenti giuridici dei Paesi occidentali (tra cui l’Italia) prevedo-no la possibilità che le imprese siano esonerate dalla responsabilità per rea-to nel caso in cui esse abbiano adottato i cosiddetti compliance programs. Si tratta di strumenti e di processi di controllo istituiti internamente all’impresa e volti a impedire la commissione di fatti illeciti attraverso la definizione di norme etiche e comportamentali interne (Weaver et al., 1999a e 1999b, MacLean et al., 2010). La letteratura ha evidenziato da tempo alcuni profili contradditori relati-vi ai compliance programs. A tal proposito la dottrina richiama: i) da un lato, i punti di debolezza che rendono inefficaci i compliance programs (MacLean e Benham, 2010; Fasterling, 2011) e ii) dall’altro lato, l’utilità dei compliance programs al fine di alimentare la legittimazione dell’organizzazione (MacLean e Benham, 2010). Il presente lavoro si propone l’obiettivo di esaminare, alla luce del filone di ricerca della business ethic e con il supporto di due casi aziendali, il ruo-lo dei compliance programs nel governo aziendale nel settore bancario. La scelta del settore bancario è legata alla particolare sensibilità e atten-zione che le banche pongono al sistema di controllo interno e, in particolare, ai compliance programs, in ragione delle norme specifiche imposte dall’Autorità di Vigilanza.
Lionzo, A., Rossignoli, F., IL RUOLO DEI COMPLIANCE PROGRAMS NEL GOVERNO D’IMPRESA, in Lai, A. (ed.), Il contributo del sistema di prevenzione e gestione dei rischi alla generazione del valore d’impresa, Franco Angeli, Milano -- ITA 2013: 185- 208 [http://hdl.handle.net/10807/67058]
IL RUOLO DEI COMPLIANCE PROGRAMS NEL GOVERNO D’IMPRESA
Lionzo, Andrea;
2013
Abstract
Gli ordinamenti giuridici dei Paesi occidentali (tra cui l’Italia) prevedo-no la possibilità che le imprese siano esonerate dalla responsabilità per rea-to nel caso in cui esse abbiano adottato i cosiddetti compliance programs. Si tratta di strumenti e di processi di controllo istituiti internamente all’impresa e volti a impedire la commissione di fatti illeciti attraverso la definizione di norme etiche e comportamentali interne (Weaver et al., 1999a e 1999b, MacLean et al., 2010). La letteratura ha evidenziato da tempo alcuni profili contradditori relati-vi ai compliance programs. A tal proposito la dottrina richiama: i) da un lato, i punti di debolezza che rendono inefficaci i compliance programs (MacLean e Benham, 2010; Fasterling, 2011) e ii) dall’altro lato, l’utilità dei compliance programs al fine di alimentare la legittimazione dell’organizzazione (MacLean e Benham, 2010). Il presente lavoro si propone l’obiettivo di esaminare, alla luce del filone di ricerca della business ethic e con il supporto di due casi aziendali, il ruo-lo dei compliance programs nel governo aziendale nel settore bancario. La scelta del settore bancario è legata alla particolare sensibilità e atten-zione che le banche pongono al sistema di controllo interno e, in particolare, ai compliance programs, in ragione delle norme specifiche imposte dall’Autorità di Vigilanza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.