Luigi Tenco aveva caricato su di sé tutto il peso delle proprie scelte: di aprire continuamente la sua musica a nuove suggestioni,nuove sonorità ma con salde radici nel folklore nazionale; di aver cantato l’amore stravolgendo la tranquilla vita musicale nazionale, ma essendosi ormai spostato verso altri temi per convinzione che bisognasse farlo; di essere un artista impegnato in prima fila nel progresso sociale del Paese, ma senza cavalcare per opportunismo la moda della canzone di protesta; di essere un contestatore, ma al tempo stesso un artista inserito nel music business. Fino a quando, forse, tutto questo lo travolse.
Lanotte, G., Peroni, M., Luigi Tenco, un miracolo breve, ricordi leggera, Milano 2004:<<LE VOCI DEL TEMPO>>, 112 [http://hdl.handle.net/10807/66581]
Luigi Tenco, un miracolo breve
Lanotte, Gioachino;
2004
Abstract
Luigi Tenco aveva caricato su di sé tutto il peso delle proprie scelte: di aprire continuamente la sua musica a nuove suggestioni,nuove sonorità ma con salde radici nel folklore nazionale; di aver cantato l’amore stravolgendo la tranquilla vita musicale nazionale, ma essendosi ormai spostato verso altri temi per convinzione che bisognasse farlo; di essere un artista impegnato in prima fila nel progresso sociale del Paese, ma senza cavalcare per opportunismo la moda della canzone di protesta; di essere un contestatore, ma al tempo stesso un artista inserito nel music business. Fino a quando, forse, tutto questo lo travolse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.