Il contributo disamina qualitativamente alcune proposte per formare smart cities e smart communites di contesti riconosciuti per la loro eccellenza come Capitali Verdi Europee. Senza pretesa di esaustività, scegliendo esempi rivolti alle giovani generazioni e alle comunità, nei loro luoghi di appartenenza urbani formali e informali, ci si spinge a credere nella possibilità di educare al futuro e alla sostenibilità. I criteri di selezione delle proposte hanno tenuto in considerazione la pluralità delle possibilità formative, dalla sensibilizzazione alla didattica, dalle campagne informative allo sviluppo di competenze; la voce multipla dei soggetti che possono ideare percorsi educativi, formativi e culturali, dalle istituzioni per l’infanzia alle imprese, dalle fondazioni alle università; la complessità sistemica delle tematiche ambientali, dalla mobilità al food, dalla salute all’economia; le molteplici forme di contributo per la sostenibilità, dal sostegno finanziario alla ricerca, dalla politica alla partecipazione. Buone pratiche formative rivelano quanto sia determinante agire in una logica multistakeholders, promuovendo integrazione tra competenze e conoscenze, personali, organizzative e comunitarie, ampliando anche i confini delle connessioni: reti transazionali, tra capitali e tra organizzazioni geograficamente dislocate.Lo scambio di buone pratiche, facilitato dalle reti di comunicazione tecnologiche, potrebbe portare ad accelerare la diffusione di competenze e saperi nella società. Interdisciplinarietà nei concetti e nelle pratiche, sguardo internazionale, orientamento alla sostenibilità economica, sociale e ambientale sono assi orientativi da cui far scaturire proposte formative anche innovative.
Sandrini, S., Formare “Smart Cities and Communities”, in Beretta, I. (ed.), L’umanesimo della smart cityInclusione, innovazione, formazione, Pensa MultiMedia, Lecce 2014: <<PEDAGOGIA SVILUPPO UMANO AMBIENTE>>, 87- 104 [http://hdl.handle.net/10807/66360]
Formare “Smart Cities and Communities”
Sandrini, Simona
2014
Abstract
Il contributo disamina qualitativamente alcune proposte per formare smart cities e smart communites di contesti riconosciuti per la loro eccellenza come Capitali Verdi Europee. Senza pretesa di esaustività, scegliendo esempi rivolti alle giovani generazioni e alle comunità, nei loro luoghi di appartenenza urbani formali e informali, ci si spinge a credere nella possibilità di educare al futuro e alla sostenibilità. I criteri di selezione delle proposte hanno tenuto in considerazione la pluralità delle possibilità formative, dalla sensibilizzazione alla didattica, dalle campagne informative allo sviluppo di competenze; la voce multipla dei soggetti che possono ideare percorsi educativi, formativi e culturali, dalle istituzioni per l’infanzia alle imprese, dalle fondazioni alle università; la complessità sistemica delle tematiche ambientali, dalla mobilità al food, dalla salute all’economia; le molteplici forme di contributo per la sostenibilità, dal sostegno finanziario alla ricerca, dalla politica alla partecipazione. Buone pratiche formative rivelano quanto sia determinante agire in una logica multistakeholders, promuovendo integrazione tra competenze e conoscenze, personali, organizzative e comunitarie, ampliando anche i confini delle connessioni: reti transazionali, tra capitali e tra organizzazioni geograficamente dislocate.Lo scambio di buone pratiche, facilitato dalle reti di comunicazione tecnologiche, potrebbe portare ad accelerare la diffusione di competenze e saperi nella società. Interdisciplinarietà nei concetti e nelle pratiche, sguardo internazionale, orientamento alla sostenibilità economica, sociale e ambientale sono assi orientativi da cui far scaturire proposte formative anche innovative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.