L’avventura esistenziale dell’“essere formato”, come attività intenzionale, strutturata, finalizzata all’autenticità del cambiamento, è l’argomento centrale di questo lavoro: si propone una identificazione della formazione del professionista, delineata a partire da esperienze oramai consolidate in ambito pedagogico e didattico. La formazione è stata considerata negli ultimi tre decenni, un luogo euristico in ordine alla coltivazione delle risorse umane. La formazione è riconosciuta come fattore vitale di trasformazione della società. Il valore della progettazione pedagogica si misura sul terreno dell’improvement professionale, della costruzione di competenze, del rapporto con la comunità locale. Tali temi implicano un’analitica riflessione sul concetto di artigianalità, in riferimento alla formazione nel sistema integrato. In quest’ottica, è emblematico l’itinerario di un’esperienza artistica tedesca degli anni Venti: la scuola del Bauhaus. Senza alcuna pretesa di esaustività, se ne colgono alcuni contenuti formativi. La riflessione pedagogica, sollecitata dalla nozione di artigianalità maturata dal movimento in parola, può ambire a pensare gli ambienti formativi nella società complessa in modo, per taluni aspetti, innovativo. L’esperienza artistica della Bauhaus può essere assunta come chiave di lettura della progettazione pedagogica, dell’educazione e del sistema formativo integrato. Nello specifico, si analizzerà un carattere proprio di tale movimento: l’artigianalità. La Bauhaus, qualificando il fare artigianale della progettazione artistica nell’ambito del design, offre spunti di riflessione per ripensare la formazione del professionista.
Sandrini, S., BAUHAUS. Risorse umane, dare forma a qualità e professione, in Vischi, A. (ed.), Learning city, human grids, Pensa MultiMedia, Lecce 2014: 183- 222 [http://hdl.handle.net/10807/66311]
BAUHAUS. Risorse umane, dare forma a qualità e professione
Sandrini, Simona
2014
Abstract
L’avventura esistenziale dell’“essere formato”, come attività intenzionale, strutturata, finalizzata all’autenticità del cambiamento, è l’argomento centrale di questo lavoro: si propone una identificazione della formazione del professionista, delineata a partire da esperienze oramai consolidate in ambito pedagogico e didattico. La formazione è stata considerata negli ultimi tre decenni, un luogo euristico in ordine alla coltivazione delle risorse umane. La formazione è riconosciuta come fattore vitale di trasformazione della società. Il valore della progettazione pedagogica si misura sul terreno dell’improvement professionale, della costruzione di competenze, del rapporto con la comunità locale. Tali temi implicano un’analitica riflessione sul concetto di artigianalità, in riferimento alla formazione nel sistema integrato. In quest’ottica, è emblematico l’itinerario di un’esperienza artistica tedesca degli anni Venti: la scuola del Bauhaus. Senza alcuna pretesa di esaustività, se ne colgono alcuni contenuti formativi. La riflessione pedagogica, sollecitata dalla nozione di artigianalità maturata dal movimento in parola, può ambire a pensare gli ambienti formativi nella società complessa in modo, per taluni aspetti, innovativo. L’esperienza artistica della Bauhaus può essere assunta come chiave di lettura della progettazione pedagogica, dell’educazione e del sistema formativo integrato. Nello specifico, si analizzerà un carattere proprio di tale movimento: l’artigianalità. La Bauhaus, qualificando il fare artigianale della progettazione artistica nell’ambito del design, offre spunti di riflessione per ripensare la formazione del professionista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.