La misurazione e gestione del rischio di credito rappresenta un tema centrale nel sistema economico ancor di più in periodi storici come quello corrente dominato dalla crisi internazionale del debito. Il principale effetto negativo derivante dal rischio di credito è la perdita di fiducia del creditore nei confronti del debitore; il tema diventa sistemico nella misura in cui aumentano gli scandali e i fallimenti nei mercati finanziari, incrementando una generale perdita di fiducia degli investitori ed operatori economici nei confronti del mercato come strumento di crescita economico/finanziaria. In tale ottica, appare cruciale definire un sistema attendibile e fruibile di previsione del fallimento del debitore e di gestione dell’eventuale rischio di credito. Il presente volume offre una panoramica teorica ed empirica, presentando inizialmente i più rilevanti contributi accademici che hanno determinato dei punti cardine nell’evoluzione scientifica del tema e offrendo in secondo luogo un’analisi empirica dettagliata dei principali modelli previsonali, applicati al mercato azionario italiano. Nello specifico, i modelli basati su informazioni di mercato sembrano non offrire vantaggi in termini di previsione, pur avendo un maggior costo di esecuzione e contrariamente a quanto teoricamente dovremmo attenderci. Tale risultato è imputabile al non elevato grado di efficienza del mercato finanziario italiano e quindi alla scarsa capacità dei prezzi azionari di riflettere le informazioni prospettiche degli emittenti.
Di Simone, L., Il Rischio di Default nel Mercato Azionario Italiano: Profili e Tendenze Empiriche, Universitas Studiorum, Mantova 2014: 168 [http://hdl.handle.net/10807/65796]
Il Rischio di Default nel Mercato Azionario Italiano: Profili e Tendenze Empiriche
Di Simone, Luca
2014
Abstract
La misurazione e gestione del rischio di credito rappresenta un tema centrale nel sistema economico ancor di più in periodi storici come quello corrente dominato dalla crisi internazionale del debito. Il principale effetto negativo derivante dal rischio di credito è la perdita di fiducia del creditore nei confronti del debitore; il tema diventa sistemico nella misura in cui aumentano gli scandali e i fallimenti nei mercati finanziari, incrementando una generale perdita di fiducia degli investitori ed operatori economici nei confronti del mercato come strumento di crescita economico/finanziaria. In tale ottica, appare cruciale definire un sistema attendibile e fruibile di previsione del fallimento del debitore e di gestione dell’eventuale rischio di credito. Il presente volume offre una panoramica teorica ed empirica, presentando inizialmente i più rilevanti contributi accademici che hanno determinato dei punti cardine nell’evoluzione scientifica del tema e offrendo in secondo luogo un’analisi empirica dettagliata dei principali modelli previsonali, applicati al mercato azionario italiano. Nello specifico, i modelli basati su informazioni di mercato sembrano non offrire vantaggi in termini di previsione, pur avendo un maggior costo di esecuzione e contrariamente a quanto teoricamente dovremmo attenderci. Tale risultato è imputabile al non elevato grado di efficienza del mercato finanziario italiano e quindi alla scarsa capacità dei prezzi azionari di riflettere le informazioni prospettiche degli emittenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.