Il volume muove dalla critica del concetto classico di giustizia fondato sulla corrispettività dei comportamenti ed espresso dall’immagine della bilancia. Su questa base, si argomenta che l’agire in rapporto al male non può consistere nella ripetizione del male, ma deve assumere i contorni di una progettazione pur sempre secondo il bene di tutte le parti coinvolte, che tenda a rendere nuovamente giusti rapporti interpersonali e sociali segnati dal male: nel solco della c.d. giustizia riparativa (restorative justice). Le buone ragioni di quest’ultima vengono approfondite attraverso apporti di carattere multidisciplinare (giuridico, teologico, filosofico, pedagogico, letterario, psicologico). Se ne considerano le potenzialità, soprattutto, con riguardo alle esigenze di riforma dei sistemi sanzionatòri penali e, in tale ambito, con riguardo a una comprensione non semplificatoria delle dinamiche di prevenzione dei reati. Si evidenzia, peraltro, che il tema affrontato, se trova nella problematica penale il contesto più facilmente percepibile, rappresenta un nodo culturale cardine della nostra civiltà, che investe le questioni della guerra e della pace, dei rapporti politici, delle relazioni intersoggettive.
Eusebi, L. (ed.), Una giustizia diversa. Il modello riparativo la questione penale, Vita e Pensiero, Milano 2015: VIII-133 [http://hdl.handle.net/10807/65104]
Una giustizia diversa. Il modello riparativo la questione penale
Eusebi, Luciano
2015
Abstract
Il volume muove dalla critica del concetto classico di giustizia fondato sulla corrispettività dei comportamenti ed espresso dall’immagine della bilancia. Su questa base, si argomenta che l’agire in rapporto al male non può consistere nella ripetizione del male, ma deve assumere i contorni di una progettazione pur sempre secondo il bene di tutte le parti coinvolte, che tenda a rendere nuovamente giusti rapporti interpersonali e sociali segnati dal male: nel solco della c.d. giustizia riparativa (restorative justice). Le buone ragioni di quest’ultima vengono approfondite attraverso apporti di carattere multidisciplinare (giuridico, teologico, filosofico, pedagogico, letterario, psicologico). Se ne considerano le potenzialità, soprattutto, con riguardo alle esigenze di riforma dei sistemi sanzionatòri penali e, in tale ambito, con riguardo a una comprensione non semplificatoria delle dinamiche di prevenzione dei reati. Si evidenzia, peraltro, che il tema affrontato, se trova nella problematica penale il contesto più facilmente percepibile, rappresenta un nodo culturale cardine della nostra civiltà, che investe le questioni della guerra e della pace, dei rapporti politici, delle relazioni intersoggettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.