Si tratta della recensione di Hans Krämer alla decima edizione della fortunata monografia di Giovanni Reale Per una nuova interpretazione di Platone. Rilettura della metafisica dei grandi dialoghi alla luce delle “Dottrine non scritte” (Milano 1991). Essa è stata inclusa dall’autore nella raccolta completa dei suoi scritti minori dedicati all’elaborazione del nuovo Platonbild. Krämer apprezza in Reale l’aver collocato i tre modelli storici determinanti dell’interpretazione di Platone (neoplatonico-allegorizzante, romantico-letterario e dell’oralità dialettica) in un contesto metateoretico (teoria kuhniana dei paradigmi). Ciò ha permesso di focalizzare la superiore portata storico-ermeneutica del nuovo paradigma rispetto a quello romantico di Schlegel-Schleiermacher, che rimarrebbe ingolfato in una prospettiva teoretica anacronistica. Reale ha inoltre saputo mediare fra le posizioni dei tubinghesi, da un lato quella più marcatamente contenutistica di Gaiser e Krämer, dall’altro quella di impronta più letteraria di Th. Szlezák. Egli infatti ha formulato una lettura dei dialoghi della maturità (dal Fedone al Timeo) nella quale evidenzia anomalie del paradigma tradizionale e le risolve mediante il ricorso alla Dottrina dei Principi.
Scotti, N., L'interpretazione di Platone della Scuola di Tubinga e della Scuola di Milano., / traduzione di Krämer, H., "Gesammelte Aufsätze zu Platon", in Krämer, H., in Mirbach, D., Gesammelte Aufsätze zu Platon, De Gruyter, Berlino, 2014:<<BEITRÄGE ZUR ALTERTUMSKUNDE>>, 518-533 [http://hdl.handle.net/10807/65033]
L'interpretazione di Platone della Scuola di Tubinga e della Scuola di Milano.
Scotti, Nicoletta
2014
Abstract
Si tratta della recensione di Hans Krämer alla decima edizione della fortunata monografia di Giovanni Reale Per una nuova interpretazione di Platone. Rilettura della metafisica dei grandi dialoghi alla luce delle “Dottrine non scritte” (Milano 1991). Essa è stata inclusa dall’autore nella raccolta completa dei suoi scritti minori dedicati all’elaborazione del nuovo Platonbild. Krämer apprezza in Reale l’aver collocato i tre modelli storici determinanti dell’interpretazione di Platone (neoplatonico-allegorizzante, romantico-letterario e dell’oralità dialettica) in un contesto metateoretico (teoria kuhniana dei paradigmi). Ciò ha permesso di focalizzare la superiore portata storico-ermeneutica del nuovo paradigma rispetto a quello romantico di Schlegel-Schleiermacher, che rimarrebbe ingolfato in una prospettiva teoretica anacronistica. Reale ha inoltre saputo mediare fra le posizioni dei tubinghesi, da un lato quella più marcatamente contenutistica di Gaiser e Krämer, dall’altro quella di impronta più letteraria di Th. Szlezák. Egli infatti ha formulato una lettura dei dialoghi della maturità (dal Fedone al Timeo) nella quale evidenzia anomalie del paradigma tradizionale e le risolve mediante il ricorso alla Dottrina dei Principi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.