Alla base della letteratura dell'età romantico-risorgimentale stanno due finalità d'importanza determinante: l'asse privilegiato tra scrittori e popolo e il conseguimento dell'unificazione nazionale. Questo spiega la spiccata vocazione pedagogica di questa letteratura, che può spingersi fino ad accreditare una visione eteronoma dell'arte, in cui l'opera si giustifica soprattutto in quanto 'buona azione' sul piano politico o sociale. Il saggio accerta questa preoccupazione pedagogica nella rappresentazione del male, nella mozione degli affetti, nell'aura sacrale che avvolge eroi e avvenimenti, nell'enfatizzazione dei valori e nel recupero delle memorie storiche in chiave esemplare.
Langella, G., Educare il popolo, formare la nazione. Gli intenti pedagogici della letteratura romantico-risorgimentale, in Fava, S. M. (ed.), ... Il resto vi sarà dato in aggiunta. Studi in onore di Renata Lollo, Vita e Pensiero, Milano 2014: 41- 53 [http://hdl.handle.net/10807/62460]
Educare il popolo, formare la nazione. Gli intenti pedagogici della letteratura romantico-risorgimentale
Langella, Giuseppe
2014
Abstract
Alla base della letteratura dell'età romantico-risorgimentale stanno due finalità d'importanza determinante: l'asse privilegiato tra scrittori e popolo e il conseguimento dell'unificazione nazionale. Questo spiega la spiccata vocazione pedagogica di questa letteratura, che può spingersi fino ad accreditare una visione eteronoma dell'arte, in cui l'opera si giustifica soprattutto in quanto 'buona azione' sul piano politico o sociale. Il saggio accerta questa preoccupazione pedagogica nella rappresentazione del male, nella mozione degli affetti, nell'aura sacrale che avvolge eroi e avvenimenti, nell'enfatizzazione dei valori e nel recupero delle memorie storiche in chiave esemplare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.