Nonostante sia trascorso oltre mezzo secolo dalla loro introduzione nell’uso clinico, i cumarinici, farmaci anti-vitamina K (VKA) di cui fanno parte il warfarin e l’acenocumarolo, rappresentano ancora la classe di anticoagulanti orali (AO) di riferimento nella prevenzione del tromboembolismo venoso ed arterioso, in particolare nei pazienti con fibrillazione atriale (FA), protesi valvolari e trombosi ventricolare sinistra. A fronte della loro elevata efficacia nella profilassi cardioembolica, tuttavia, i VKA sono caratterizzati da numerose limitazioni, soprattutto a causa dei loro effetti farmacocinetici e farmacodinamici non prevedibili e della necessità del monitoraggio routinario dei fattori della coagulazione, aspetti questi che ne rendono difficoltoso l’impiego nella pratica clinica. Infatti, molti pazienti con FA o non ricevono alcun trattamento anticoagulante orale (TAO), nonostante l’indicazione ad eseguirlo, oppure vengono trattati ma la qualità dell’anticoagulazione spesso non è soddisfacente. Nel capitolo, allo scopo di delineare i benefici ed i limiti dei VKA nella profilassi tromboembolica della FA e le nuove prospettive di trattamento con i nuovi farmaci AO, verranno affrontati i seguenti temi: le principali caratteristiche della TAO con VKA e dei pazienti in trattamento; le procedure per la gestione dei pazienti in TAO con VKA; il contesto organizzativo e i Centri di Sorveglianza della TAO; i nuovi farmaci AO nella prevenzione dell’ictus in pazienti con FANV.
Capizzi, S., Specchia, M. L., Ferriero, A. M., Cadeddu, C., Kheiraoui, F., Mancuso, A., De Waure, C., La Torre, G., Ricciardi, W., La gestione della TAO con i nuovi farmaci anticoagulanti orali: una nuova frontiera, in Rivaroxaban per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale: risultati di una valutazione di HTA, <<Quaderni dell'Italian Journal of Public health>>, 2013; 2 (7): 80-104 [http://hdl.handle.net/10807/61970]
La gestione della TAO con i nuovi farmaci anticoagulanti orali: una nuova frontiera, in Rivaroxaban per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale: risultati di una valutazione di HTA
Capizzi, Silvio;Specchia, Maria Lucia;Ferriero, Anna Maria;Cadeddu, Chiara;Mancuso, Agostino;De Waure, Chiara;La Torre, Giuseppe;Ricciardi, Walter
2013
Abstract
Nonostante sia trascorso oltre mezzo secolo dalla loro introduzione nell’uso clinico, i cumarinici, farmaci anti-vitamina K (VKA) di cui fanno parte il warfarin e l’acenocumarolo, rappresentano ancora la classe di anticoagulanti orali (AO) di riferimento nella prevenzione del tromboembolismo venoso ed arterioso, in particolare nei pazienti con fibrillazione atriale (FA), protesi valvolari e trombosi ventricolare sinistra. A fronte della loro elevata efficacia nella profilassi cardioembolica, tuttavia, i VKA sono caratterizzati da numerose limitazioni, soprattutto a causa dei loro effetti farmacocinetici e farmacodinamici non prevedibili e della necessità del monitoraggio routinario dei fattori della coagulazione, aspetti questi che ne rendono difficoltoso l’impiego nella pratica clinica. Infatti, molti pazienti con FA o non ricevono alcun trattamento anticoagulante orale (TAO), nonostante l’indicazione ad eseguirlo, oppure vengono trattati ma la qualità dell’anticoagulazione spesso non è soddisfacente. Nel capitolo, allo scopo di delineare i benefici ed i limiti dei VKA nella profilassi tromboembolica della FA e le nuove prospettive di trattamento con i nuovi farmaci AO, verranno affrontati i seguenti temi: le principali caratteristiche della TAO con VKA e dei pazienti in trattamento; le procedure per la gestione dei pazienti in TAO con VKA; il contesto organizzativo e i Centri di Sorveglianza della TAO; i nuovi farmaci AO nella prevenzione dell’ictus in pazienti con FANV.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.