L’artrite reumatoide (AR) è una patologia cronica ad elevato impatto sociosanitario, in ragione sia del suo carattere progressivo e disabilitante che degli elevati costi sociali diretti e indiretti. L’aspetto cronico e invalidante di tale malattia, che condiziona in maniera negativa diversi settori della vita quotidiana, lavorativa e sociale, rende necessario un corretto approccio diagnostico e un precoce intervento terapeutico. Al fine di garantire elevati standard di cura, continuum assistenziale ed equità di accesso ai trattamenti, è necessario promuovere e perseguire, ai vari livelli istituzionali e decisionali, una serie di azioni volte a: ₋ Inserire all’interno della Programmazione Sanitaria Regionale, come specifico obiettivo di salute, il miglioramento dell’assistenza socio-sanitaria erogata alle persone affette da patologie reumatiche. ₋ Definire Linee guida di carattere nazionale/regionale volte a garantire la diagnosi e iltrattamento dell’AR in modo tempestivo ed efficace, oltre che l’integrazione gestionale, istituzionale e delle diverse figure professionali coinvolte. ₋ Attivare un registro nazionale delle patologie reumatiche sistemiche, strumento già attivo da molto tempo in altri Paesi e in grado di fornire dati epidemiologici certi. ₋ • Garantire su tutto il territorio nazionale il tempestivo accesso da parte delle persone affette da AR alle terapie farmacologiche indispensabili, con particolare riguardo a quelle innovative (farmaci biologici), anche attraverso una specifica attività di monitoraggio da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). E’ necessario superare le attuali differenze regionali (in particolare nelle regioni con ingenti disavanzi nel settore sanitario) di accesso ai farmaci. E’ necessario semplificare l’accesso alle terapie farmacologiche innovative (farmaci biologici) da parte dei malati, ampliando il numero delle strutture e la gamma dei professionisti sanitari abilitati a prescrivere ed erogare i suddetti farmaci. Un esempio in tal senso potrebbe essere rappresentato dall’estensione agli specialisti reumatologi territoriali della possibilità di prescrivere i farmaci biologici. ₋ Garantire, con specifico atto di programmazione, la presenza diffusa ed omogenea, su tutto il territorio regionale, dei servizi di reumatologia, con particolare riguardo a quelli territoriali e potenziare la rete dei servizi di riabilitazione. ₋ Promuovere, anche attraverso soluzioni di tipo telematico e su tutto il territorio regionale, l’organizzazione a “rete” dei servizi di assistenza socio-sanitaria (rete dei servizi diagnostici, rete degli specialisti, reti delle strutture di assistenza, ecc.), in modo tale da condividere informazioni (dati), integrare e valorizzare le singole competenze, trasferire conoscenze scientifiche. ₋ Promuovere campagne d’informazione nazionali al fine di favorire la diagnosi precoce delle patologie reumatiche e in particolare dell’AR. La compromissione della qualità di vita, conseguente all’AR, costituisce un elemento da analizzare in quanto fattore condizionante le richieste assistenziali dei pazienti e in grado di influenzare la compliance nei confronti del trattamento. Come confermato dalla letteratura scientifica disponibile, lo stato di salute e la qualità di vita dei soggetti affetti da AR, inferiori al baseline rispetto a quelli della popolazione sana, migliorano significativamente in seguito alla terapia con etanercept, tanto sotto il profilo emozionale quanto sotto quello fisico. In particolare, il trattamento combinato con etanercept e metotrexate consente di migliorare in misura maggiore la qualità di vita dei pazienti rispetto alla somministrazione di metotrexate in monoterapia.

Specchia, M. L., Capizzi, S., Veneziano, M. A., Kheiraoui, F., Morelli, L., La Torre, G., Ricciardi, W., Aspetti organizzativi e gestionali legati all’utilizzo di etanercept nel trattamento dell’Artrite Reumatoide, in Health Technology Assessment dell'Etanercept nel trattamento dell'artrite reumatoide, <<Quaderni dell'Italian Journal of Public Health>>, 2012; 1 (3): 76-95 [http://hdl.handle.net/10807/61902]

Aspetti organizzativi e gestionali legati all’utilizzo di etanercept nel trattamento dell’Artrite Reumatoide, in Health Technology Assessment dell'Etanercept nel trattamento dell'artrite reumatoide

Specchia, Maria Lucia;Capizzi, Silvio;Veneziano, Maria Assunta;La Torre, Giuseppe;Ricciardi, Walter
2012

Abstract

L’artrite reumatoide (AR) è una patologia cronica ad elevato impatto sociosanitario, in ragione sia del suo carattere progressivo e disabilitante che degli elevati costi sociali diretti e indiretti. L’aspetto cronico e invalidante di tale malattia, che condiziona in maniera negativa diversi settori della vita quotidiana, lavorativa e sociale, rende necessario un corretto approccio diagnostico e un precoce intervento terapeutico. Al fine di garantire elevati standard di cura, continuum assistenziale ed equità di accesso ai trattamenti, è necessario promuovere e perseguire, ai vari livelli istituzionali e decisionali, una serie di azioni volte a: ₋ Inserire all’interno della Programmazione Sanitaria Regionale, come specifico obiettivo di salute, il miglioramento dell’assistenza socio-sanitaria erogata alle persone affette da patologie reumatiche. ₋ Definire Linee guida di carattere nazionale/regionale volte a garantire la diagnosi e iltrattamento dell’AR in modo tempestivo ed efficace, oltre che l’integrazione gestionale, istituzionale e delle diverse figure professionali coinvolte. ₋ Attivare un registro nazionale delle patologie reumatiche sistemiche, strumento già attivo da molto tempo in altri Paesi e in grado di fornire dati epidemiologici certi. ₋ • Garantire su tutto il territorio nazionale il tempestivo accesso da parte delle persone affette da AR alle terapie farmacologiche indispensabili, con particolare riguardo a quelle innovative (farmaci biologici), anche attraverso una specifica attività di monitoraggio da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). E’ necessario superare le attuali differenze regionali (in particolare nelle regioni con ingenti disavanzi nel settore sanitario) di accesso ai farmaci. E’ necessario semplificare l’accesso alle terapie farmacologiche innovative (farmaci biologici) da parte dei malati, ampliando il numero delle strutture e la gamma dei professionisti sanitari abilitati a prescrivere ed erogare i suddetti farmaci. Un esempio in tal senso potrebbe essere rappresentato dall’estensione agli specialisti reumatologi territoriali della possibilità di prescrivere i farmaci biologici. ₋ Garantire, con specifico atto di programmazione, la presenza diffusa ed omogenea, su tutto il territorio regionale, dei servizi di reumatologia, con particolare riguardo a quelli territoriali e potenziare la rete dei servizi di riabilitazione. ₋ Promuovere, anche attraverso soluzioni di tipo telematico e su tutto il territorio regionale, l’organizzazione a “rete” dei servizi di assistenza socio-sanitaria (rete dei servizi diagnostici, rete degli specialisti, reti delle strutture di assistenza, ecc.), in modo tale da condividere informazioni (dati), integrare e valorizzare le singole competenze, trasferire conoscenze scientifiche. ₋ Promuovere campagne d’informazione nazionali al fine di favorire la diagnosi precoce delle patologie reumatiche e in particolare dell’AR. La compromissione della qualità di vita, conseguente all’AR, costituisce un elemento da analizzare in quanto fattore condizionante le richieste assistenziali dei pazienti e in grado di influenzare la compliance nei confronti del trattamento. Come confermato dalla letteratura scientifica disponibile, lo stato di salute e la qualità di vita dei soggetti affetti da AR, inferiori al baseline rispetto a quelli della popolazione sana, migliorano significativamente in seguito alla terapia con etanercept, tanto sotto il profilo emozionale quanto sotto quello fisico. In particolare, il trattamento combinato con etanercept e metotrexate consente di migliorare in misura maggiore la qualità di vita dei pazienti rispetto alla somministrazione di metotrexate in monoterapia.
2012
Italiano
Quaderni dell'Italian Journal of Public Health
Specchia, M. L., Capizzi, S., Veneziano, M. A., Kheiraoui, F., Morelli, L., La Torre, G., Ricciardi, W., Aspetti organizzativi e gestionali legati all’utilizzo di etanercept nel trattamento dell’Artrite Reumatoide, in Health Technology Assessment dell'Etanercept nel trattamento dell'artrite reumatoide, <<Quaderni dell'Italian Journal of Public Health>>, 2012; 1 (3): 76-95 [http://hdl.handle.net/10807/61902]
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