Il segmento della CT è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da una proliferazione di canali e di operatori, confermandosi come uno dei segmenti del mercato televisivo più dinamici ed in espansione. Dal punto di vista quantitativo, l’offerta sistemica di questo genere televisivo non è mai stata così abbondante. Nello stesso tempo, proprio in relazione a trasformazioni così ampie e significative, non sono mancate, in alcuni contesti nazionali (per esempio il Regno Unito) voci preoccupate per il futuro della CT e grida di allarme in sua difesa. Tali preoccupazioni evidenziano una sorta di “crisi di crescenza”: a fronte di un alto numero di canali non si riscontra un’altrettanto elevata disponibilità di investimenti o di contenuti editoriali
Aroldi, P., Conclusioni: la crisi di crescita della Children’s Television, in Aroldi, P., Vittadini, N. (ed.), Televisione e Infanzia. Rapporto sull’offertatelevisiva per bambini in Italia, Fondazione per la Sussidiarietà, Milano 2013: 163- 174 [http://hdl.handle.net/10807/61627]
Conclusioni: la crisi di crescita della Children’s Television
Aroldi, Piermarco
2013
Abstract
Il segmento della CT è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da una proliferazione di canali e di operatori, confermandosi come uno dei segmenti del mercato televisivo più dinamici ed in espansione. Dal punto di vista quantitativo, l’offerta sistemica di questo genere televisivo non è mai stata così abbondante. Nello stesso tempo, proprio in relazione a trasformazioni così ampie e significative, non sono mancate, in alcuni contesti nazionali (per esempio il Regno Unito) voci preoccupate per il futuro della CT e grida di allarme in sua difesa. Tali preoccupazioni evidenziano una sorta di “crisi di crescenza”: a fronte di un alto numero di canali non si riscontra un’altrettanto elevata disponibilità di investimenti o di contenuti editorialiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.