La libertà religiosa applicata ai rapporti di lavoro implica la costituzione di limiti all'esercizio dei poteri datoriali ispirati al diritto antidiscriminatorio, tenuto conto delle convinzioni religiose e personali dei lavoratori; il che presenta implicazioni su aspetti non secondari della gestione delle risorse umane, quali gli stili di abbigliamento richiesto, di alimentazione nelle mense aziendali, ed altri; oltre che su aspetti fondamentali quali il rispetto della libertà di coscienza quando il divieto o comando religioso confligga con l'obbligazione lavorativa di origine contrattuale.
Occhino, A., Libertà religiosa e rapporti di lavoro, in Corti, M. (ed.), Frontiere della libertà religiosa. Riflessi dell'Anno Costantiniano, Giuffrè Editore, Milano 2014: 107- 144 [http://hdl.handle.net/10807/61192]
Libertà religiosa e rapporti di lavoro
Occhino, Antonella
2014
Abstract
La libertà religiosa applicata ai rapporti di lavoro implica la costituzione di limiti all'esercizio dei poteri datoriali ispirati al diritto antidiscriminatorio, tenuto conto delle convinzioni religiose e personali dei lavoratori; il che presenta implicazioni su aspetti non secondari della gestione delle risorse umane, quali gli stili di abbigliamento richiesto, di alimentazione nelle mense aziendali, ed altri; oltre che su aspetti fondamentali quali il rispetto della libertà di coscienza quando il divieto o comando religioso confligga con l'obbligazione lavorativa di origine contrattuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.