Negli Stati Uniti una recente indagine sulle caratteristiche e la prevalenza del fenomeno dell’abuso all’infanzia (Child Maltreatment 2010, U.S. Department of Health and Human Services, 2011) mostra come i bambini segnalati ai Servizi Sociali siano circa 3,6 milioni: il 78.3% per trascuratezza, il 17.6% per maltrattamento fisico, l’8.1% per maltrattamento psicologico e il 9.2% per abuso sessuale. Ancora una volta sono i bambini più piccoli (di età inferiore ai 4 anni) a rappresentare la fascia più a rischio e più vulnerabile, raccogliendo il 34% di tutte le segnalazioni. In particolare, il maltrattamento fisico, che rappresenta generalmente la forma di violenza più perpetrata dopo la trascuratezza, risulta anche la più indagata in letteratura e tra le maggiormente considerate dall’opinione pubblica (Di Blasio, 2000), per via delle significative conseguenze a breve e a lungo termine sulle vittime coinvolte e della trasmissione intergenerazionale della condotta maltrattante. Intervenire efficacemente per contrastare le situazioni di maltrattamento e abuso all’infanzia implica sostanzialmente la comprensione delle dinamiche che motivano gli individui alla messa in atto della violenza sui bambini, attraverso un’analisi complessiva dei fattori (individuali, relazionali e contestuali), che intervengono sia a determinare la vulnerabilità del nucleo familiare (fattori distali di rischio) sia ad amplificare/mitigare il rischio (fattori prossimali di rischio e di protezione, Di Blasio, 2005). Questo capitolo si prefigge di analizzare come due specifici aspetti della genitorialità (lo stress e l’alleanza genitoriale) possano configurarsi come importanti fattori di rischio (lo stress) o di protezione (l’alleanza) per il benessere dei figli e il rischio di attuare azioni maltrattanti. Accanto all’analisi della letteratura, verranno poi presentati i risultati di uno studio condotto con l’obiettivo di indagare l’effetto di stress e alleanza genitoriale sull’adattamento psico-sociale del bambino e sulla propensione del genitore a maltrattare fisicamente.
Di Blasio, P., Miragoli, S., Stagni Brenca, E., L’effetto di stress e alleanza genitoriale su adattamento psicosociale del bambino e rischio di maltrattamento, in Farneti, A., Smorti, M., Tschiesner, R. (ed.), La famiglia in Alto Adige. Indagini e studi interdisciplinari, Carocci, Roma 2013: N/A- N/A [http://hdl.handle.net/10807/60378]
L’effetto di stress e alleanza genitoriale su adattamento psicosociale del bambino e rischio di maltrattamento
Di Blasio, Paola;Miragoli, Sarah;Stagni Brenca, Elisa
2013
Abstract
Negli Stati Uniti una recente indagine sulle caratteristiche e la prevalenza del fenomeno dell’abuso all’infanzia (Child Maltreatment 2010, U.S. Department of Health and Human Services, 2011) mostra come i bambini segnalati ai Servizi Sociali siano circa 3,6 milioni: il 78.3% per trascuratezza, il 17.6% per maltrattamento fisico, l’8.1% per maltrattamento psicologico e il 9.2% per abuso sessuale. Ancora una volta sono i bambini più piccoli (di età inferiore ai 4 anni) a rappresentare la fascia più a rischio e più vulnerabile, raccogliendo il 34% di tutte le segnalazioni. In particolare, il maltrattamento fisico, che rappresenta generalmente la forma di violenza più perpetrata dopo la trascuratezza, risulta anche la più indagata in letteratura e tra le maggiormente considerate dall’opinione pubblica (Di Blasio, 2000), per via delle significative conseguenze a breve e a lungo termine sulle vittime coinvolte e della trasmissione intergenerazionale della condotta maltrattante. Intervenire efficacemente per contrastare le situazioni di maltrattamento e abuso all’infanzia implica sostanzialmente la comprensione delle dinamiche che motivano gli individui alla messa in atto della violenza sui bambini, attraverso un’analisi complessiva dei fattori (individuali, relazionali e contestuali), che intervengono sia a determinare la vulnerabilità del nucleo familiare (fattori distali di rischio) sia ad amplificare/mitigare il rischio (fattori prossimali di rischio e di protezione, Di Blasio, 2005). Questo capitolo si prefigge di analizzare come due specifici aspetti della genitorialità (lo stress e l’alleanza genitoriale) possano configurarsi come importanti fattori di rischio (lo stress) o di protezione (l’alleanza) per il benessere dei figli e il rischio di attuare azioni maltrattanti. Accanto all’analisi della letteratura, verranno poi presentati i risultati di uno studio condotto con l’obiettivo di indagare l’effetto di stress e alleanza genitoriale sull’adattamento psico-sociale del bambino e sulla propensione del genitore a maltrattare fisicamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.