Il contributo prende spunto e analizza due testimonianze processuali rilasciate da Primo Levi nell'ambito di due diversi processi, di cui uno è quello di Gerusalemme a carico di Adolf Eichmann. La lingua 'giuridica' di Primo Levi utilizzata in queste testimonianze è assolutamente coincidente con quella delle sue opere. Asciutta, essenziale, precisa: ottimo esempio di una testimonianza seria e attendibile. La testimonianza destinata al processo di Gerusalemme non fu, però, mai assunta in dibattimento, probabilmente perché, in opposizione ad alcune letture dello sterminio del popolo ebraico, non considerava la Shoah una 'cosa dell'altro mondo', ma un fenomeno ripetibile in qualsiasi contesto e che questa fosse la sua caratteristica più tragica. Il contributo si sofferma sul ruolo che la lingua poetica e letteraria può avere nel processo e se si possa 'fare letteratura' anche dopo un'immane tragedia come la Shoah.

Provera, A., Primo Levi testimone processuale. La lingua letteraria come lingua giuridica, in Forti, G., Mazzucato, C., Visconti, A. (ed.), Giustizia e letteratura II, Vita e Pensiero, Milano 2014: 591- 597 [http://hdl.handle.net/10807/57236]

Primo Levi testimone processuale. La lingua letteraria come lingua giuridica

Provera, Alessandro
2014

Abstract

Il contributo prende spunto e analizza due testimonianze processuali rilasciate da Primo Levi nell'ambito di due diversi processi, di cui uno è quello di Gerusalemme a carico di Adolf Eichmann. La lingua 'giuridica' di Primo Levi utilizzata in queste testimonianze è assolutamente coincidente con quella delle sue opere. Asciutta, essenziale, precisa: ottimo esempio di una testimonianza seria e attendibile. La testimonianza destinata al processo di Gerusalemme non fu, però, mai assunta in dibattimento, probabilmente perché, in opposizione ad alcune letture dello sterminio del popolo ebraico, non considerava la Shoah una 'cosa dell'altro mondo', ma un fenomeno ripetibile in qualsiasi contesto e che questa fosse la sua caratteristica più tragica. Il contributo si sofferma sul ruolo che la lingua poetica e letteraria può avere nel processo e se si possa 'fare letteratura' anche dopo un'immane tragedia come la Shoah.
2014
Italiano
Giustizia e letteratura II
978-88-343-2679-4
Provera, A., Primo Levi testimone processuale. La lingua letteraria come lingua giuridica, in Forti, G., Mazzucato, C., Visconti, A. (ed.), Giustizia e letteratura II, Vita e Pensiero, Milano 2014: 591- 597 [http://hdl.handle.net/10807/57236]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/57236
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact