Il sistema bancario italiano è stato oggetto, a partire dagli anni Novanta, di significativi cambiamenti che si sono riflessi sugli assetti istituzionali e sui modelli organizzativi adottati dagli intermediari finanziari, con effetti di rilievo sulle performance aziendali e sulla customer-relationship c, in termini più generali, sullo sviluppo economico del Paese. Sul piano normativa, il processo di ristrutturazionc ha preso consistenza con il Testo Unico del 1993, con cui le bançhe sono state liberate dalle rigidità della vecchia disciplina, potendo adottare qualsiasi profilo istituzionale-organizzativo, purché coerente con il rispetto della sana e prudente gestione. Tale autonomia non ha tuttavia prodotto una proliferazione di modelli: l'esame dell'attuale morfologia del sistema bancario italiano mostra, infatti, la preferenza per il gruppo bancario, che si presenta comunque in continua evoluzione per la varietà di configurazioni assunte. Il modello di banca universale, invece, non ha trovato applicazione, nonostante importanti contributi teorici lo avessero giudicato superiore al gruppo bancario. Le principali soluzioni organizzative scelte dalle banche sono analizzate nel volume, che approfondisce, in particolare: • i fattori di contesto e le variabili che influenzano le scelte organizzative, nonché gli aspetti di criticità e i potenziali vantaggi associati ai modelli di banca specializzata, banca universale e gruppo creditizio; • il ruolo della normativa nella definizione degli assetti organizzativi; • i sistemi creditizi di Germania, Francia e Spagna e i modelli organizzativi in essi operanti, con particolare attenzione al sistema tedesco, per la nascita, lo sviluppo e il declino del cosiddetto "modello renano", emblema della dicotomia tra banca universale e gruppo creditizio; • i recenti processi di ristrutturazione delle banche italiane, visti anche in prospettiva europea. Il volume, in cui non mancano riferimenti e confronti con alcune realtà bancarie europee, affianca riflessione teorica e verifiche empiriche, effettuate attraverso analisi quali-quantitative basate su campioni rappresentativi di banche e gruppi bancari.

Oriani, M. E., Le principali configurazioni organizzative degli intermediari bancari: elementi distintivi e profili di criticità, in De Angeli, S. (ed.), Banca universale o gruppo creditizio?, Bancaria, Roma 2005: 11- 48 [http://hdl.handle.net/10807/56736]

Le principali configurazioni organizzative degli intermediari bancari: elementi distintivi e profili di criticità

Oriani, Marco Ercole
2005

Abstract

Il sistema bancario italiano è stato oggetto, a partire dagli anni Novanta, di significativi cambiamenti che si sono riflessi sugli assetti istituzionali e sui modelli organizzativi adottati dagli intermediari finanziari, con effetti di rilievo sulle performance aziendali e sulla customer-relationship c, in termini più generali, sullo sviluppo economico del Paese. Sul piano normativa, il processo di ristrutturazionc ha preso consistenza con il Testo Unico del 1993, con cui le bançhe sono state liberate dalle rigidità della vecchia disciplina, potendo adottare qualsiasi profilo istituzionale-organizzativo, purché coerente con il rispetto della sana e prudente gestione. Tale autonomia non ha tuttavia prodotto una proliferazione di modelli: l'esame dell'attuale morfologia del sistema bancario italiano mostra, infatti, la preferenza per il gruppo bancario, che si presenta comunque in continua evoluzione per la varietà di configurazioni assunte. Il modello di banca universale, invece, non ha trovato applicazione, nonostante importanti contributi teorici lo avessero giudicato superiore al gruppo bancario. Le principali soluzioni organizzative scelte dalle banche sono analizzate nel volume, che approfondisce, in particolare: • i fattori di contesto e le variabili che influenzano le scelte organizzative, nonché gli aspetti di criticità e i potenziali vantaggi associati ai modelli di banca specializzata, banca universale e gruppo creditizio; • il ruolo della normativa nella definizione degli assetti organizzativi; • i sistemi creditizi di Germania, Francia e Spagna e i modelli organizzativi in essi operanti, con particolare attenzione al sistema tedesco, per la nascita, lo sviluppo e il declino del cosiddetto "modello renano", emblema della dicotomia tra banca universale e gruppo creditizio; • i recenti processi di ristrutturazione delle banche italiane, visti anche in prospettiva europea. Il volume, in cui non mancano riferimenti e confronti con alcune realtà bancarie europee, affianca riflessione teorica e verifiche empiriche, effettuate attraverso analisi quali-quantitative basate su campioni rappresentativi di banche e gruppi bancari.
2005
Italiano
Banca universale o gruppo creditizio?
88-449-0670-8
Oriani, M. E., Le principali configurazioni organizzative degli intermediari bancari: elementi distintivi e profili di criticità, in De Angeli, S. (ed.), Banca universale o gruppo creditizio?, Bancaria, Roma 2005: 11- 48 [http://hdl.handle.net/10807/56736]
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