Pur rimanendo ferma la diversità della convivenza di fatto, fondata sull'affectio quotidiana di ciascuna delle parti, rispetto al rapporto coniugale, sulla casa di abitazione ove si svolge la vita in comune si stabilisce un potere di fatto - del convivente non proprietario - basato su un interesse distinto da quello derivante da ragioni di ospitalità. Di conseguenza, l'estromissione violenta o clandestina del convivente dall'unità abitativa giustifica il ricorso alla tutela possessoria, dovendosi riconoscere al partner un termine congruo per reperire altra sistemazione.
Schiavone, G., La tutela possessoria del convivente., in Giovanni Iudica - Paolo Zatt, G. I. -. P. Z. (ed.), Linguaggio e regole del diritto privato. Casi, domande e schede., CEDAM, Padova 2013: 45- 46 [http://hdl.handle.net/10807/55927]
La tutela possessoria del convivente.
Schiavone, Giovanni
2013
Abstract
Pur rimanendo ferma la diversità della convivenza di fatto, fondata sull'affectio quotidiana di ciascuna delle parti, rispetto al rapporto coniugale, sulla casa di abitazione ove si svolge la vita in comune si stabilisce un potere di fatto - del convivente non proprietario - basato su un interesse distinto da quello derivante da ragioni di ospitalità. Di conseguenza, l'estromissione violenta o clandestina del convivente dall'unità abitativa giustifica il ricorso alla tutela possessoria, dovendosi riconoscere al partner un termine congruo per reperire altra sistemazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.