Tra le antiche famiglie di Milano, i Visconti di Modrone sono probabilmente il casato che con maggior convinzione e successo ha saputo interpretare le esigenze di rinnovamento del patriziato e la sua volontà di rimanere classe dirigente anche nell’età delle rivoluzioni. Partendo dalla vasta documentazione conservata nell’archivio della famiglia, gli studi raccolti nel volume illuminano tempi e forme della partecipazione delle élites nobiliari alla modernizzazione dell’economia e della società lombarda, in un protagonismo che ne compensava la riduzione del potere sul piano politico. L’analisi dei comportamenti e delle scelte dei Visconti di Modrone mette in luce la diversificazione degli investimenti, l’apertura all’industria e alla finanza e lo svolgimento di ruoli imprenditoriali senza trascurare la gestione attiva del vasto patrimonio fondiario e immobiliare, insieme alle più tradizionali strategie per la conservazione del casato al momento delle alleanze matrimoniali e delle successioni ereditarie. Ciò consentì ai duchi e ai loro consanguinei di giungere tra Otto e Novecento ai vertici della ricchezza privata milanese e di acquisire una crescente visibilità pubblica, legittimata anche dall’assunzione di nuovi ruoli e responsabilità sociali.
Fumi, G. (ed.), I Visconti di Modrone. Nobiltà e modernità a Milano (secoli XIX-XX), Vita e Pensiero, Milano 2014: XV, 327 [http://hdl.handle.net/10807/53951]
I Visconti di Modrone. Nobiltà e modernità a Milano (secoli XIX-XX)
Fumi, Gianpiero
2014
Abstract
Tra le antiche famiglie di Milano, i Visconti di Modrone sono probabilmente il casato che con maggior convinzione e successo ha saputo interpretare le esigenze di rinnovamento del patriziato e la sua volontà di rimanere classe dirigente anche nell’età delle rivoluzioni. Partendo dalla vasta documentazione conservata nell’archivio della famiglia, gli studi raccolti nel volume illuminano tempi e forme della partecipazione delle élites nobiliari alla modernizzazione dell’economia e della società lombarda, in un protagonismo che ne compensava la riduzione del potere sul piano politico. L’analisi dei comportamenti e delle scelte dei Visconti di Modrone mette in luce la diversificazione degli investimenti, l’apertura all’industria e alla finanza e lo svolgimento di ruoli imprenditoriali senza trascurare la gestione attiva del vasto patrimonio fondiario e immobiliare, insieme alle più tradizionali strategie per la conservazione del casato al momento delle alleanze matrimoniali e delle successioni ereditarie. Ciò consentì ai duchi e ai loro consanguinei di giungere tra Otto e Novecento ai vertici della ricchezza privata milanese e di acquisire una crescente visibilità pubblica, legittimata anche dall’assunzione di nuovi ruoli e responsabilità sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.