Ridurre i pregiudizi come competenza interculturale consiste certamente nel saper «depurare» il proprio punto di vista, poiché nessuno, in quanto essere umano, è immune al funzionamento del dispositivo che genera automaticamente stereotipi e pregiudizi. È possibile controllare tale dispositivo, senza però poterlo definitivamente annullare. È quindi necessario costruirsi uno «sguardo non pregiudicato», che non è una dotazione naturale dell’operatore, ma è il risultato di un lavoro, mai concluso, di messa in parentesi delle interpretazioni e delle opinioni che circolano, che è esattamente una fondamentale competenza professionale e interculturale.
Premoli, S., Ridurre i pregiudizi, in Reggio, P., Santerini, M., Le competenze interculturali nel lavoro educativo, Carocci, Roma 2014: 81-96 [http://hdl.handle.net/10807/53675]
Ridurre i pregiudizi
Premoli, Silvio
2014
Abstract
Ridurre i pregiudizi come competenza interculturale consiste certamente nel saper «depurare» il proprio punto di vista, poiché nessuno, in quanto essere umano, è immune al funzionamento del dispositivo che genera automaticamente stereotipi e pregiudizi. È possibile controllare tale dispositivo, senza però poterlo definitivamente annullare. È quindi necessario costruirsi uno «sguardo non pregiudicato», che non è una dotazione naturale dell’operatore, ma è il risultato di un lavoro, mai concluso, di messa in parentesi delle interpretazioni e delle opinioni che circolano, che è esattamente una fondamentale competenza professionale e interculturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.