Nel 1998, prima che cominciasse l’era dell’euro, la Germania era la “malata d’Europa”, col PIL che cresceva molto meno di quello italiano. Le famiglie tedesche erano super-indebitate. La posizione finanziaria netta internazionale della Germania era una cifra molto modesta, pari allo 0,4% del PIL. Poi tutto improvvisamente è cambiato. E’ iniziata l’era dell’euro e dei parametri di Maastricht, che la Germania ha interpretato totalmente a proprio beneficio, usando l’uno e gli altri strumentalmente per accrescere la sua forza (talvolta non rispettando sfacciatamente i secondi come nel quinquennio 2001-2005, quando il deficit statale tedesco rimase costantemente sopra il 3% del PIL). All'interno del Quaderno si descrivono le due mosse con cui la Germania ha dato scacco matto all’Europa Latina, ed in particolare all’Italia.
Fortis, M., Così la Germania ha beffato l'Europa (Prima puntata), <<Quaderni di Approfondimenti Statistici della Fondazione Edison>>, 2013; (Novembre, n. 132): 1-4 [http://hdl.handle.net/10807/53311]
Così la Germania ha beffato l'Europa (Prima puntata)
Fortis, Marco
2013
Abstract
Nel 1998, prima che cominciasse l’era dell’euro, la Germania era la “malata d’Europa”, col PIL che cresceva molto meno di quello italiano. Le famiglie tedesche erano super-indebitate. La posizione finanziaria netta internazionale della Germania era una cifra molto modesta, pari allo 0,4% del PIL. Poi tutto improvvisamente è cambiato. E’ iniziata l’era dell’euro e dei parametri di Maastricht, che la Germania ha interpretato totalmente a proprio beneficio, usando l’uno e gli altri strumentalmente per accrescere la sua forza (talvolta non rispettando sfacciatamente i secondi come nel quinquennio 2001-2005, quando il deficit statale tedesco rimase costantemente sopra il 3% del PIL). All'interno del Quaderno si descrivono le due mosse con cui la Germania ha dato scacco matto all’Europa Latina, ed in particolare all’Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.