Il saggio delinea i contorni e le linee teoretiche di un'estetica fenomenologica di ascendenza strettamente hsserliana sviluppatasi in Italia a partire dagli anni '60 del XX secolo. A fianco di Husserl gli autori italiani sviluppano inolter un'utile lavoro di analisi e pubblicazione dei primi scritti di estetica fenomenologica anche non strettamente husserliani (in particolare Mortiz Geiger e Roman Ingarden). Viene messa in luce l'importanza e la pertinenza degli esponenti della prima estetica fenomenologica per lo sviluppo di un'estetica intesa come filosofia dell'arte e teoria del valore estetico-artistico
De Caro, E., Note sulla fenomenologia dell'estetico, ISU - Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 1996: 211 [http://hdl.handle.net/10807/47591]
Note sulla fenomenologia dell'estetico
De Caro, Eugenio
1996
Abstract
Il saggio delinea i contorni e le linee teoretiche di un'estetica fenomenologica di ascendenza strettamente hsserliana sviluppatasi in Italia a partire dagli anni '60 del XX secolo. A fianco di Husserl gli autori italiani sviluppano inolter un'utile lavoro di analisi e pubblicazione dei primi scritti di estetica fenomenologica anche non strettamente husserliani (in particolare Mortiz Geiger e Roman Ingarden). Viene messa in luce l'importanza e la pertinenza degli esponenti della prima estetica fenomenologica per lo sviluppo di un'estetica intesa come filosofia dell'arte e teoria del valore estetico-artisticoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.