Le immagini e i diagrammi della raccolta del «Liber Figurarum» sono la testimonianza più impressionante della speculazione di Gioacchino da Fiore. La visione della storia dell'abate calabrese, l'attesa della fine imminente e dei drammatici eventi che la precederanno trovano in queste figure l'espressione più adeguata: il patrimonio simbolico del medioevo centrale si innesta su schemi geometrici che danno conto della speculazione di questo «esegeta calcolatore». Gioacchino si mostra al centro del dibattito teologico e culturale – ma anche politico – dei suoi anni, sebbene mostri un’originalità che non si lascia ridurre ai termini comuni di questo: i suoi diagrammi costituiscono un momento particolarmente significativo di una corrente più ampia, che potremmo definire «teologia figurativa». Alcuni di essi sembrano realizzati per dar conto delle dottrine dell'abate presso le sue frequentazioni, fra monasteri, curia papale e sovrani. L'elaborazione, il significato e la funzione delle tavole che costituiscono il «Liber Figurarum» viene qui messa in luce, per giungere ad un'ipotesi più generale sulla natura di questa raccolta.
Rainini, M. G., Disegni dei tempi. Il «Liber Figurarum» e la teologia figurativa di Gioacchino da Fiore, Viella, Roma 2006: xvi+333 [http://hdl.handle.net/10807/4679]
Disegni dei tempi. Il «Liber Figurarum» e la teologia figurativa di Gioacchino da Fiore
Rainini, Marco Giuseppe
2006
Abstract
Le immagini e i diagrammi della raccolta del «Liber Figurarum» sono la testimonianza più impressionante della speculazione di Gioacchino da Fiore. La visione della storia dell'abate calabrese, l'attesa della fine imminente e dei drammatici eventi che la precederanno trovano in queste figure l'espressione più adeguata: il patrimonio simbolico del medioevo centrale si innesta su schemi geometrici che danno conto della speculazione di questo «esegeta calcolatore». Gioacchino si mostra al centro del dibattito teologico e culturale – ma anche politico – dei suoi anni, sebbene mostri un’originalità che non si lascia ridurre ai termini comuni di questo: i suoi diagrammi costituiscono un momento particolarmente significativo di una corrente più ampia, che potremmo definire «teologia figurativa». Alcuni di essi sembrano realizzati per dar conto delle dottrine dell'abate presso le sue frequentazioni, fra monasteri, curia papale e sovrani. L'elaborazione, il significato e la funzione delle tavole che costituiscono il «Liber Figurarum» viene qui messa in luce, per giungere ad un'ipotesi più generale sulla natura di questa raccolta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.