Il volume di Lorenzo Botrugno, edito da Marcianum Press, è il frutto di un’ampia ricerca condotta presso gli archivi della Santa Sede e del Ministero degli Affari Esteri italiano. Validamente introdotto dalla prefazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, analizza l’opera di Angelo Giuseppe Roncalli in Bulgaria, dove fu Visitatore (1925-1931) e Delegato apostolico (1931-1934). Senza preparazione né incarico diplomatico, il futuro Giovanni XXIII si ritrovò intermediario tra Papa Pio XI e Boris III: il sovrano bulgaro mirava a sposare con rito cattolico la Principessa Giovanna di Savoia, senza d’altra parte impegnarsi nella promessa di battezzare ed educare cattolicamente la prole e di non reiterare lo sposalizio nella Chiesa ortodossa. Tra intrighi di corte, promesse disattese e solenni proteste papali, la figura del prelato bergamasco si distinse per aver saputo mantenere rapporti amichevoli con la Coppia Reale senza modificare le posizioni di fondo della Chiesa. Ben descrive il suo stile, significativamente definito “diplomazia pastorale”, quanto Roncalli stesso riferì al Primo Ministro bulgaro nel 1933: «Ella sa che io non ho dietro a me né cannoni, né trattati commerciali, né interessi politici o finanziari contro la Bulgaria: ma sono un umile servo del sovrano più pacifico del mondo che però è depositario di una dottrina e di una disciplina che valgono più di ogni potenza materiale e sono infrangibili. Nessuno può dubitare che io le parli con amore sincero per la Bulgaria». Al centro dell’interesse dello studio sta poi il rapporto con gli ortodossi: pur senza alcuna anticipazione ecumenica, Roncalli seppe lasciar da parte quel che divide e ricercare quel che unisce nella carità e nella preghiera. Talune sue aperture nei confronti dei non cattolici, immediatamente stigmatizzate da Roma, erano d’altronde aderenti alla Tradizione, funzionali cioè a creare contatti per affrettare il ritorno dei dissidenti all’unica vera Chiesa, quella cattolica. Seppe comunque aprire «inaspettati orizzonti di fraternità tra i cristiani e di dialogo con tutti», come ebbe a dire Papa Benedetto XVI in occasione del 50° anniversario dell’elezione al Soglio Pontificio del Beato Giovanni XXIII.

Botrugno, L., L'arte dell'incontro. Angelo Giuseppe Roncalli Rappresentante Pontificio a Sofia, Marcianum, Venezia 2013: 351 [http://hdl.handle.net/10807/44169]

L'arte dell'incontro. Angelo Giuseppe Roncalli Rappresentante Pontificio a Sofia

Botrugno, Lorenzo
2013

Abstract

Il volume di Lorenzo Botrugno, edito da Marcianum Press, è il frutto di un’ampia ricerca condotta presso gli archivi della Santa Sede e del Ministero degli Affari Esteri italiano. Validamente introdotto dalla prefazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, analizza l’opera di Angelo Giuseppe Roncalli in Bulgaria, dove fu Visitatore (1925-1931) e Delegato apostolico (1931-1934). Senza preparazione né incarico diplomatico, il futuro Giovanni XXIII si ritrovò intermediario tra Papa Pio XI e Boris III: il sovrano bulgaro mirava a sposare con rito cattolico la Principessa Giovanna di Savoia, senza d’altra parte impegnarsi nella promessa di battezzare ed educare cattolicamente la prole e di non reiterare lo sposalizio nella Chiesa ortodossa. Tra intrighi di corte, promesse disattese e solenni proteste papali, la figura del prelato bergamasco si distinse per aver saputo mantenere rapporti amichevoli con la Coppia Reale senza modificare le posizioni di fondo della Chiesa. Ben descrive il suo stile, significativamente definito “diplomazia pastorale”, quanto Roncalli stesso riferì al Primo Ministro bulgaro nel 1933: «Ella sa che io non ho dietro a me né cannoni, né trattati commerciali, né interessi politici o finanziari contro la Bulgaria: ma sono un umile servo del sovrano più pacifico del mondo che però è depositario di una dottrina e di una disciplina che valgono più di ogni potenza materiale e sono infrangibili. Nessuno può dubitare che io le parli con amore sincero per la Bulgaria». Al centro dell’interesse dello studio sta poi il rapporto con gli ortodossi: pur senza alcuna anticipazione ecumenica, Roncalli seppe lasciar da parte quel che divide e ricercare quel che unisce nella carità e nella preghiera. Talune sue aperture nei confronti dei non cattolici, immediatamente stigmatizzate da Roma, erano d’altronde aderenti alla Tradizione, funzionali cioè a creare contatti per affrettare il ritorno dei dissidenti all’unica vera Chiesa, quella cattolica. Seppe comunque aprire «inaspettati orizzonti di fraternità tra i cristiani e di dialogo con tutti», come ebbe a dire Papa Benedetto XVI in occasione del 50° anniversario dell’elezione al Soglio Pontificio del Beato Giovanni XXIII.
2013
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Botrugno, L., L'arte dell'incontro. Angelo Giuseppe Roncalli Rappresentante Pontificio a Sofia, Marcianum, Venezia 2013: 351 [http://hdl.handle.net/10807/44169]
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