Si dedica attenzione ad episodi del dibattito italiano recente sul realismo (all’incirca gli ultimi vent’anni), prendendo in considerazione quattro autori: U. Eco, M. Ferraris, A. Livi e V. Possenti. Il realismo di tali autori ha esplicitamente o implicitamente assunto a obiettivo critico-polemico o il ‘decostruzionismo’ secondo cui non esistono fatti ma solo interpretazioni (Eco e Ferraris), o il ‘fenomenismo’, ossia l’idea che la coscienza non è in presa diretta con la realtà ma con proprie rappresentazioni interne (Livi e Possenti). Si ritiene che la seconda linea manifesti una dottrina della conoscenza più fondata, mentre nel ‘nuovo realismo’ antiermeneutico è immanente un rischio di naturalismo/ materialismo che non consente di articolare una sufficiente dottrina dell’intenzionalità.
Sacchi, D. M., Il realismo nella filosofia italiana degli ultimi due decenni, in Lavazza, A., Possenti, V. (ed.), Perché essere realisti. Una sfida filosofica, Mimesis, Milano 2013: 91- 114 [http://hdl.handle.net/10807/42545]
Il realismo nella filosofia italiana degli ultimi due decenni
Sacchi, Dario Marco
2013
Abstract
Si dedica attenzione ad episodi del dibattito italiano recente sul realismo (all’incirca gli ultimi vent’anni), prendendo in considerazione quattro autori: U. Eco, M. Ferraris, A. Livi e V. Possenti. Il realismo di tali autori ha esplicitamente o implicitamente assunto a obiettivo critico-polemico o il ‘decostruzionismo’ secondo cui non esistono fatti ma solo interpretazioni (Eco e Ferraris), o il ‘fenomenismo’, ossia l’idea che la coscienza non è in presa diretta con la realtà ma con proprie rappresentazioni interne (Livi e Possenti). Si ritiene che la seconda linea manifesti una dottrina della conoscenza più fondata, mentre nel ‘nuovo realismo’ antiermeneutico è immanente un rischio di naturalismo/ materialismo che non consente di articolare una sufficiente dottrina dell’intenzionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.