Nel capitolo viene presentato uno studio di caso, il Progetto Disabilità, promosso e coordinato dal CeSaVo di Savona dove interagiscono in modo sinergico le diverse realtà presenti nel territorio savonese ciascuna con la propria specificità, sfruttando e mettendo in comune la propria azione per la soddisfazione dei bisogni della disabilità. Il progetto prevede una serie di azioni rivolte all’intero mondo della disabilità che traggono forza e sostegno dalle risorse del territorio sia in termini ambientali e geografici che socio-culturali, come il mare, le montagne, un contesto turistico sviluppato, ma soprattutto la presenza di un centro ospedaliero di cura e riabilitazione di persone con lesione midollare – l’Unità Spinale Santa Corona di Pietra Ligure. Un insieme variabile di realtà vi è coinvolto, in base alle necessità e alle nuove iniziative ideate, al fine di allargare il bacino di sostegno per la partecipazione attiva del disabile alla vita cittadina. Gli accordi tra i partner sono a volte strutturati altre volte informali e si collocano comunque all’interno di un movimento più ampio e diffuso a favore della disabilità. Si arriva alla conclusione secondo cui all’origine delle partnership sono più le persone e la loro mentalità a contare, piuttosto che le organizzazioni in sé. Quest’ultime facilitano l’emergere dell’una o dell’altra mentalità e il reciproco confronto. La strutturazione del Progetto ha pertanto, come risultato inatteso, un significativo cambiamento culturale.
Rossi, G., Il Progetto disabilità, in Rossi, G., Boccacin, L. (ed.), Riflettere e agire relazionalmente. Terzo settore, partnership e buone pratiche nell'Italia che cambia., Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2011: 35- 49 [http://hdl.handle.net/10807/4239]
Il Progetto disabilità
Rossi, Giovanna
2011
Abstract
Nel capitolo viene presentato uno studio di caso, il Progetto Disabilità, promosso e coordinato dal CeSaVo di Savona dove interagiscono in modo sinergico le diverse realtà presenti nel territorio savonese ciascuna con la propria specificità, sfruttando e mettendo in comune la propria azione per la soddisfazione dei bisogni della disabilità. Il progetto prevede una serie di azioni rivolte all’intero mondo della disabilità che traggono forza e sostegno dalle risorse del territorio sia in termini ambientali e geografici che socio-culturali, come il mare, le montagne, un contesto turistico sviluppato, ma soprattutto la presenza di un centro ospedaliero di cura e riabilitazione di persone con lesione midollare – l’Unità Spinale Santa Corona di Pietra Ligure. Un insieme variabile di realtà vi è coinvolto, in base alle necessità e alle nuove iniziative ideate, al fine di allargare il bacino di sostegno per la partecipazione attiva del disabile alla vita cittadina. Gli accordi tra i partner sono a volte strutturati altre volte informali e si collocano comunque all’interno di un movimento più ampio e diffuso a favore della disabilità. Si arriva alla conclusione secondo cui all’origine delle partnership sono più le persone e la loro mentalità a contare, piuttosto che le organizzazioni in sé. Quest’ultime facilitano l’emergere dell’una o dell’altra mentalità e il reciproco confronto. La strutturazione del Progetto ha pertanto, come risultato inatteso, un significativo cambiamento culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.