La cooperazione, a differenza di quanto aveva immaginato Charles Gide, non è stato il veicolo di una palingenesi sociale, e tuttavia ha avuto un ruolo di non secondaria importanza nella storia italiana ed europea del XX secolo e ce lo ha ancora ai giorni nostri. Ciò non significa che il termine “cooperazione” abbia avuto e abbia un significato univoco. Al contrario esso è stato declinato secondo i diversi orientamenti politici e di classe, con la nascita di una cooperazione “rossa” (legata al movimento socialista), una “bianca” (legata al movimento cattolico), una repubblicana (Mazzini), una apprezzata dagli economisti liberali (Luzzati), una di matrice fascista. Compito del presente scritto non è quello di andare a indagare le diverse concezioni di cooperazione che si sono succedute nel corso di quasi due secoli di storia, ma di soffermarsi su un momento particolare, quello dell’Assemblea Costituente. In quell’occasione, nell’ambito della vasta opera di definizione della nuova Italia repubblicana, trovò posto anche la cooperazione o, per meglio dire, trovarono posto le diverse concezioni di cooperazione espressione dalle forze politiche protagoniste del dibattito costituente.

Cattabrini, F., ASSEMBLEA COSTITUENTE:IL DIBATTITO SULLA COOPERAZIONE, in Bagnoli, L. (ed.), LA FUNZIONE SOCIALE DELLA COOPERAZIONE. TEORIE, ESPERIENZE E PROSPETTIVE, Carocci, Roma 2010: 59- 72 [http://hdl.handle.net/10807/41726]

ASSEMBLEA COSTITUENTE:IL DIBATTITO SULLA COOPERAZIONE

Cattabrini, Francesco
2010

Abstract

La cooperazione, a differenza di quanto aveva immaginato Charles Gide, non è stato il veicolo di una palingenesi sociale, e tuttavia ha avuto un ruolo di non secondaria importanza nella storia italiana ed europea del XX secolo e ce lo ha ancora ai giorni nostri. Ciò non significa che il termine “cooperazione” abbia avuto e abbia un significato univoco. Al contrario esso è stato declinato secondo i diversi orientamenti politici e di classe, con la nascita di una cooperazione “rossa” (legata al movimento socialista), una “bianca” (legata al movimento cattolico), una repubblicana (Mazzini), una apprezzata dagli economisti liberali (Luzzati), una di matrice fascista. Compito del presente scritto non è quello di andare a indagare le diverse concezioni di cooperazione che si sono succedute nel corso di quasi due secoli di storia, ma di soffermarsi su un momento particolare, quello dell’Assemblea Costituente. In quell’occasione, nell’ambito della vasta opera di definizione della nuova Italia repubblicana, trovò posto anche la cooperazione o, per meglio dire, trovarono posto le diverse concezioni di cooperazione espressione dalle forze politiche protagoniste del dibattito costituente.
2010
Italiano
LA FUNZIONE SOCIALE DELLA COOPERAZIONE. TEORIE, ESPERIENZE E PROSPETTIVE
9788843057382
Cattabrini, F., ASSEMBLEA COSTITUENTE:IL DIBATTITO SULLA COOPERAZIONE, in Bagnoli, L. (ed.), LA FUNZIONE SOCIALE DELLA COOPERAZIONE. TEORIE, ESPERIENZE E PROSPETTIVE, Carocci, Roma 2010: 59- 72 [http://hdl.handle.net/10807/41726]
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