Il più recente sviluppo del lungo processo d’integrazione europea è segnato dall’entrata in vigore (2009) del Trattato di Lisbona, sottoscritto il 13 dicembre 2007, che si ispira «alle eredità culturali, religiose e umanistiche» del continente. Questo volume si propone di illustrare i profili più significativi e innovativi del Trattato costituzionale, gli impegni che ne derivano e le relative conseguenze di carattere normativo e istituzionale. A tal fine dedica specifica attenzione all’adozione dei principi di «attribuzione, sussidiarietà e proporzionalità» per la delimitazione dell’esercizio delle competenze dell’Unione, all’adesione di quest’ultima alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, al suo impegno a rispettare e a non pregiudicare «lo status di cui le chiese e le associazioni o comunità religiose godono negli Stati membri in virtù del diritto nazionale», nonché a mantenere con le stesse «un dialogo aperto, trasparente e regolare» su materie ancora da definire. I vari contributi raccolti (Feliciani, Mirabelli, Margiotta Broglio, Mazurkiewicz, Puza, Da Cunha, Long, Giordano, Cartabia, Rivella, Perrone, Corti, Miccinesi, Marano, Cardia, Frigo) consentono una valutazione complessiva e critica del processo di integrazione in corso e delle sue prospettive in un’Europa sempre più composita sotto il profilo etnico, culturale e religioso e quindi impegnata nella difficile ricerca di una specifica identità alla luce della storia e delle tradizioni di un continente che, nel secolo scorso, è stato lacerato da ben due guerre mondiali.
Miccinesi, M., L’incidenza del Diritto Comunitario sulla fiscalità degli enti e delle confessioni religiose, in De Gregorio, L. (ed.), Le confessioni religiose nel diritto dell’Unione Europea, Il Mulino, Bologna 2012: 163- 188 [http://hdl.handle.net/10807/40668]
L’incidenza del Diritto Comunitario sulla fiscalità degli enti e delle confessioni religiose
Miccinesi, Marco
2012
Abstract
Il più recente sviluppo del lungo processo d’integrazione europea è segnato dall’entrata in vigore (2009) del Trattato di Lisbona, sottoscritto il 13 dicembre 2007, che si ispira «alle eredità culturali, religiose e umanistiche» del continente. Questo volume si propone di illustrare i profili più significativi e innovativi del Trattato costituzionale, gli impegni che ne derivano e le relative conseguenze di carattere normativo e istituzionale. A tal fine dedica specifica attenzione all’adozione dei principi di «attribuzione, sussidiarietà e proporzionalità» per la delimitazione dell’esercizio delle competenze dell’Unione, all’adesione di quest’ultima alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, al suo impegno a rispettare e a non pregiudicare «lo status di cui le chiese e le associazioni o comunità religiose godono negli Stati membri in virtù del diritto nazionale», nonché a mantenere con le stesse «un dialogo aperto, trasparente e regolare» su materie ancora da definire. I vari contributi raccolti (Feliciani, Mirabelli, Margiotta Broglio, Mazurkiewicz, Puza, Da Cunha, Long, Giordano, Cartabia, Rivella, Perrone, Corti, Miccinesi, Marano, Cardia, Frigo) consentono una valutazione complessiva e critica del processo di integrazione in corso e delle sue prospettive in un’Europa sempre più composita sotto il profilo etnico, culturale e religioso e quindi impegnata nella difficile ricerca di una specifica identità alla luce della storia e delle tradizioni di un continente che, nel secolo scorso, è stato lacerato da ben due guerre mondiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.