La partecipazione dei lavoratori. La cornice europea e l'esperienza comparata

The volume deals with a subject, the employee participation, which has newly come to the attention of legal scholars because of the sect. 4, par. 62, Law 28th June 2012, n. 92 (so called Law Monti-Fornero), which opens the door to a legislative decree that will allow social partners at the enterprise level to experiment participative forms from the employee ownership of company’s share to the “German” codetermination. Leaving the recent modification of Italian law in the background, the volume focuses on the European and comparative experiences. After giving an account of the evolution of participative ideas from the beginnings in the XIX century till the present deep economic crisis, the author goes on conducting a thorough juridical analysis of the EU legislation on the employee involvement and participation in the running of enterprises, and then describes in detail the legal orders of five European countries that have established, though sometimes in a very different way, ambitious systems of employee involvement (Germany, The Netherlands, France, Sweden and Denmark). The essay ends up with the elaboration of a hypothesis of juridical systematisation of employee involvement rights, also taking into account the research conducted on the subject by economists and sociologists. The author invites the Italian legislator to insist even more on developing employee involvement and participation: participation in the running of enterprises is not only a democratic imperative, but also a positive constraint that is able to benefit greatly to the competitiveness and development of Italian economy.

Il volume affronta un tema, quello della partecipazione dei lavoratori, ora ritornato di prepotente attualità a seguito della delega contenuta nell’art. 4, comma 62 della legge 28 giugno 2012, n. 92 (cd. legge Monti-Fornero), la cui decretazione attuativa offrirà alle parti sociali la possibilità di sperimentare nelle singole imprese forme partecipative che spaziano dall’azionariato dei dipendenti alla cogestione “alla tedesca”. A fronte dei nuovi scenari che si vanno profilando nel diritto interno, il saggio si concentra sulla cornice europea e comparata: dopo aver dato conto dell’evoluzione delle idee partecipative dagli albori ottocenteschi sino all’attuale crisi economico-finanziaria, l’autore conduce una serrata analisi giuridica della legislazione dell’Unione europea in materia di coinvolgimento dei lavoratori e partecipazione alla gestione delle imprese, per soffermarsi, poi, sugli ordinamenti di cinque Paesi europei che hanno edificato, pur con sensibilità talora assai diverse, una regolazione ambiziosa della materia (Germania, Olanda, Francia, Svezia e Danimarca). Il lavoro si chiude tratteggiando un’ipotesi di inquadramento sistematico dei diritti di coinvolgimento dei lavoratori, anche alla luce delle riflessioni che economisti e sociologi dell’economia propongono ai cultori del diritto del lavoro. L’autore invita il legislatore italiano a muoversi con maggiore decisione sulla strada intrapresa: la partecipazione alla gestione delle imprese non è solo un imperativo democratico, ma anche un vincolo benefico che può giovare alla competitività e allo sviluppo dell’economia italiana.