L’amore non vive nella fusione e nel rigetto, nella soppressione e nell’indifferenza, nel disprezzo e nell’esclusione, nell’esclusività e nella gelosia – se non al modo di una malattia mortale, di un impazzimento disperato di cui ci si accorge tardi, in prossimità del tracollo. Ovunque appare il pensiero dei suoi luoghi e dei suoi modi, sia questo nella comunità degli uomini o nella cittadella mistica, le contraddizioni dell’amore scoppiano sempre: senza sapere in anticipo dove riesce l’incontro con l’altro da sé, e dove al contrario si corrompe. Perché la logica ferrea e dissociata, sottilmente violenta, che impone di rifiutare per amare, di disprezzare per incontrare, di escludere per includere, di fondere e di sopprimere per unire, funziona benissimo sia nel deserto mistico del nulla che nella città traboccante degli uomini. L’incontro con l’altro. I suoi fraintendimenti. Città e mistica sono molto più imparentate, decisamente più complici, di quanto non sembri o non si voglia far credere.
Riva, F., L'INCONTRO CON L'ALTRO. CITTA' E MISTICA, LA LEVITAZIONE. PARANORMALITA' O SANTITA'?, EDITRICE LEARDINI, CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE S. GIUSEPPE DA COPERTINO, MACERATA FELTRIA/OSIMO 2012: 158-218 [http://hdl.handle.net/10807/39435]
L'INCONTRO CON L'ALTRO. CITTA' E MISTICA
Riva, Franco
2012
Abstract
L’amore non vive nella fusione e nel rigetto, nella soppressione e nell’indifferenza, nel disprezzo e nell’esclusione, nell’esclusività e nella gelosia – se non al modo di una malattia mortale, di un impazzimento disperato di cui ci si accorge tardi, in prossimità del tracollo. Ovunque appare il pensiero dei suoi luoghi e dei suoi modi, sia questo nella comunità degli uomini o nella cittadella mistica, le contraddizioni dell’amore scoppiano sempre: senza sapere in anticipo dove riesce l’incontro con l’altro da sé, e dove al contrario si corrompe. Perché la logica ferrea e dissociata, sottilmente violenta, che impone di rifiutare per amare, di disprezzare per incontrare, di escludere per includere, di fondere e di sopprimere per unire, funziona benissimo sia nel deserto mistico del nulla che nella città traboccante degli uomini. L’incontro con l’altro. I suoi fraintendimenti. Città e mistica sono molto più imparentate, decisamente più complici, di quanto non sembri o non si voglia far credere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.