Smart city, espressione che costituisce il tema del volume, identifica anzitutto la società civile, con il suo il bisogno di relazioni buone e pratiche virtuose. Per costruire smart cities, città intelligenti e solidali, è essenziale considerare in modo integrato economia e welfare, governance e partecipazione, energia e mobilità,ambiente e istruzione. Si tratta di convenire su una cultura dellavita e dei beni comuni, coniugando innovazione tecnologica e inclusione sociale, sistema urbano e formazione del capitale umano1. Per generare il futuro è irrinunciabile riconoscere un valore all’educazione, alla sua presenza nello spazio pubblico, in rapporto con politica e istituzioni, strutture finanziarie e digitali. Tra contrapposti interessi e contese laceranti, la vita in comune può essere feconda in virtù delle risorse naturali e del lavoro umano su cui ogni città è fondata e ha le sue radici, dalle quali trae prosperità. Progettare la smart city è fertile se invita a coltivare la speranza e a custodire le risorse umane, se chi abita la città riesce a sentirsi creatura.
Malavasi, P. (ed.), Smart city, Educazione, Reciprocità, Pensa MultiMedia, Brescia 2012: 171 [http://hdl.handle.net/10807/39260]
Smart city, Educazione, Reciprocità
Malavasi, Pierluigi
2012
Abstract
Smart city, espressione che costituisce il tema del volume, identifica anzitutto la società civile, con il suo il bisogno di relazioni buone e pratiche virtuose. Per costruire smart cities, città intelligenti e solidali, è essenziale considerare in modo integrato economia e welfare, governance e partecipazione, energia e mobilità,ambiente e istruzione. Si tratta di convenire su una cultura dellavita e dei beni comuni, coniugando innovazione tecnologica e inclusione sociale, sistema urbano e formazione del capitale umano1. Per generare il futuro è irrinunciabile riconoscere un valore all’educazione, alla sua presenza nello spazio pubblico, in rapporto con politica e istituzioni, strutture finanziarie e digitali. Tra contrapposti interessi e contese laceranti, la vita in comune può essere feconda in virtù delle risorse naturali e del lavoro umano su cui ogni città è fondata e ha le sue radici, dalle quali trae prosperità. Progettare la smart city è fertile se invita a coltivare la speranza e a custodire le risorse umane, se chi abita la città riesce a sentirsi creatura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.