Secondo l’International Trade Centre dell’UNCTAD/WTO, che elabora un indicatore di competitività dei vari Paesi del mondo in 14 settori del commercio internazionale, l’Italia rafforza la seconda posizione assoluta nel 2006 dopo la Germania quanto a performance complessiva nell’export e nel saldo commerciale. Il nostro Paese figura infatti al primo posto in 3 settori, cioè nel tessile, nell’abbigliamento e nel cuoiocalzature; è secondo in altri 4 settori, cioè nella meccanica non elettronica, nella meccanica elettrica (che include gli elettrodomestici), nei prodotti manifatturieri di base (che includono prodotti in metallo, ceramiche) e nei prodotti miscellanei (che includono occhiali, oreficeria, articoli in materie plastiche); è inoltre sesto negli alimenti trasformati (che includono i vini). Dunque, anche secondo le analisi di due autorevoli istituzioni internazionali come l’UNCTAD e il WTO, il commercio estero si conferma un punto di forza dell’economia italiana.
Fortis, M., L'Italia è seconda per competitività nel commercio mondiale. Il trade performance index UNCTAD/WTO 2006, <<Approfondimenti statistici della Fondazione Edison>>, 2008; 26 (Agosto): 1-5 [http://hdl.handle.net/10807/37566]
L'Italia è seconda per competitività nel commercio mondiale. Il trade performance index UNCTAD/WTO 2006
Fortis, Marco
2008
Abstract
Secondo l’International Trade Centre dell’UNCTAD/WTO, che elabora un indicatore di competitività dei vari Paesi del mondo in 14 settori del commercio internazionale, l’Italia rafforza la seconda posizione assoluta nel 2006 dopo la Germania quanto a performance complessiva nell’export e nel saldo commerciale. Il nostro Paese figura infatti al primo posto in 3 settori, cioè nel tessile, nell’abbigliamento e nel cuoiocalzature; è secondo in altri 4 settori, cioè nella meccanica non elettronica, nella meccanica elettrica (che include gli elettrodomestici), nei prodotti manifatturieri di base (che includono prodotti in metallo, ceramiche) e nei prodotti miscellanei (che includono occhiali, oreficeria, articoli in materie plastiche); è inoltre sesto negli alimenti trasformati (che includono i vini). Dunque, anche secondo le analisi di due autorevoli istituzioni internazionali come l’UNCTAD e il WTO, il commercio estero si conferma un punto di forza dell’economia italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.