Chi lavora nei servizi sociali e sanitari si trova a dover prendere decisioni difficili. Le valutazioni professionali dei singoli casi vengono spesso intese come processi neutrali di raccolta e analisi delle informazioni. Tuttavia, diagnosi, prescrizioni e interventi risentono sia di un corpo di conoscenze formali e di approcci tecnico-procedurali basati sulle evidenze empiriche, sia di routine e di pregiudizi latenti di cui l'operatore non è sempre consapevole. Praticare la riflessività significa essenzialmente sviluppare la capacità di di analizzare il proprio pensiero professionale, così come si manifesta nel parlato e nella documentazione scritta. La pratica della riflessività costituisce un modo nuovo di costruire criticamente le conoscenze, nel mondo della sanità e dei servizi socio-assistenziali.
Raineri, M. L. (ed.), Ragionare i casi. La pratica della riflessività nelle professioni sociali e sanitarie, Erickson, Trento 2005: 246 [http://hdl.handle.net/10807/37077]
Ragionare i casi. La pratica della riflessività nelle professioni sociali e sanitarie
Raineri, Maria Luisa
2005
Abstract
Chi lavora nei servizi sociali e sanitari si trova a dover prendere decisioni difficili. Le valutazioni professionali dei singoli casi vengono spesso intese come processi neutrali di raccolta e analisi delle informazioni. Tuttavia, diagnosi, prescrizioni e interventi risentono sia di un corpo di conoscenze formali e di approcci tecnico-procedurali basati sulle evidenze empiriche, sia di routine e di pregiudizi latenti di cui l'operatore non è sempre consapevole. Praticare la riflessività significa essenzialmente sviluppare la capacità di di analizzare il proprio pensiero professionale, così come si manifesta nel parlato e nella documentazione scritta. La pratica della riflessività costituisce un modo nuovo di costruire criticamente le conoscenze, nel mondo della sanità e dei servizi socio-assistenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.