Il contributo, nell'ambito delle riflessioni sviluppate nel corso del Convegno su "Narrazioni della giustizia; giustizia della narrazione", si concentra sul tormentato rapporto tra informazione e potere, segnalando come la funzione di controllo democratico, tradizionalmente attribuita ai mass-media, sia sempre più sostituita da una compartecipazione attiva alla conquista, al mantenimento e alla gestione del potere (politico, economico, sociale, ecc.). Il saggio si sofferma altresì sul ruolo dei "nuovi media" e analizza il caso più emblematico della c.d. "costruzione dal basso" dell'informazione, attraverso la descrizione della vicenda del sito WikiLeaks. La valutazione finale, tuttavia, è molto scettica sull'effettiva affidabilità e trasparenza di tali modalità di costruzione dell'opinione pubblica, in quanto sono caratterizzate non dalla assenza di interessi e dal venir meno dei filtri di selezione delle notizie da comunicare (frequentemente individuati come i vizi più gravi dell'informazione tradizionale), bensì dall'occultamento di tali delicatissimi elementi.
D'Alessandro, F., Informazione e potere: chi custodisce i custodi?, in Forti, G., Mazzucato, C., Visconti, A. (ed.), Giustizia e letteratura., Vita e Pensiero, Milano 2012: 645- 666 [http://hdl.handle.net/10807/36694]
Informazione e potere: chi custodisce i custodi?
D'Alessandro, Francesco
2012
Abstract
Il contributo, nell'ambito delle riflessioni sviluppate nel corso del Convegno su "Narrazioni della giustizia; giustizia della narrazione", si concentra sul tormentato rapporto tra informazione e potere, segnalando come la funzione di controllo democratico, tradizionalmente attribuita ai mass-media, sia sempre più sostituita da una compartecipazione attiva alla conquista, al mantenimento e alla gestione del potere (politico, economico, sociale, ecc.). Il saggio si sofferma altresì sul ruolo dei "nuovi media" e analizza il caso più emblematico della c.d. "costruzione dal basso" dell'informazione, attraverso la descrizione della vicenda del sito WikiLeaks. La valutazione finale, tuttavia, è molto scettica sull'effettiva affidabilità e trasparenza di tali modalità di costruzione dell'opinione pubblica, in quanto sono caratterizzate non dalla assenza di interessi e dal venir meno dei filtri di selezione delle notizie da comunicare (frequentemente individuati come i vizi più gravi dell'informazione tradizionale), bensì dall'occultamento di tali delicatissimi elementi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.