I dati sull’export complessivo di maggio dell’Italia sono indubbiamente positivi sotto il puro profilo statistico. Non bisogna però lasciarsi prendere da eccessivi ottimismi e giudicare questi dati per quel che valgono. Indubbiamente essi sono una conferma del fatto che non è la competitività “esterna” quella che ci manca, bensì la domanda interna, fiaccata dagli sforzi dell’austerità. Tuttavia, ai dati di commercio estero degli ultimi mesi va anche fatta un’opportuna “tara”. Intanto, il marcato deprezzamento dell’euro sta gonfiando i valori delle nostre vendite stipulati in dollari ed altre monete. Inoltre, se le esportazioni extra-UE vanno complessivamente bene, non altrettanto si può dire per quelle verso la UE. A ciò si aggiunge che tra gli stessi mercati extra-UE ve ne sono alcuni di rilievo, come la Cina e l’India, che nei primi 5 mesi del 2012 hanno mostrato un evidente rallentamento. Abbiamo dunque davanti un futuro tutt’altro che rose e fiori per il nostro commercio estero, perché la crisi in Europa rischia di aggravarsi e la frenata dell’economia mondiale non risparmia nemmeno alcuni grandi mercati emergenti.

Fortis, M., Export ok, ma coi piedi per terra, <<Approfondimenti statistici della Fondazione Edison>>, 2012; 110 (Luglio): 1-3 [http://hdl.handle.net/10807/35756]

Export ok, ma coi piedi per terra

Fortis, Marco
2012

Abstract

I dati sull’export complessivo di maggio dell’Italia sono indubbiamente positivi sotto il puro profilo statistico. Non bisogna però lasciarsi prendere da eccessivi ottimismi e giudicare questi dati per quel che valgono. Indubbiamente essi sono una conferma del fatto che non è la competitività “esterna” quella che ci manca, bensì la domanda interna, fiaccata dagli sforzi dell’austerità. Tuttavia, ai dati di commercio estero degli ultimi mesi va anche fatta un’opportuna “tara”. Intanto, il marcato deprezzamento dell’euro sta gonfiando i valori delle nostre vendite stipulati in dollari ed altre monete. Inoltre, se le esportazioni extra-UE vanno complessivamente bene, non altrettanto si può dire per quelle verso la UE. A ciò si aggiunge che tra gli stessi mercati extra-UE ve ne sono alcuni di rilievo, come la Cina e l’India, che nei primi 5 mesi del 2012 hanno mostrato un evidente rallentamento. Abbiamo dunque davanti un futuro tutt’altro che rose e fiori per il nostro commercio estero, perché la crisi in Europa rischia di aggravarsi e la frenata dell’economia mondiale non risparmia nemmeno alcuni grandi mercati emergenti.
2012
Italiano
Fortis, M., Export ok, ma coi piedi per terra, <<Approfondimenti statistici della Fondazione Edison>>, 2012; 110 (Luglio): 1-3 [http://hdl.handle.net/10807/35756]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/35756
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact