Dentro la crisi: 2009-2011. America, Europa, Italia

The economic recovery, that had started weakly in the second half of 2009, went on in 2010 but concerned mainly the emerging countries. The advanced world, instead, is picking up more slowly, with unresolved problems in households debts, in the building sector and in occupation, with the risk of a new fall into recession. In 2010 the crisis of the European sovereign debts was added to the banking and business crisis, extending to Italy and Spain in the summer of 2011, at the same time as a serious worsening of the U.S. public debt. Under such quickly changing conditions, what prospects can the richer world rely on, after discovering itself suddenly poorer and more vulnerable? This volume, a virtual continuation of "La crisis mondiale e l'Italia" by Marco Fortis, published by Il Mulino in 2009, is an organic collection of his main articles on the subject that appeared in "Il Messaggero", "Il Sole 24 Ore", "Economy", "Panorama" and "Il Foglio" in the last two years.

La ripresa economica, iniziata timidamente nella seconda metà del 2009, è proseguita nel 2010 interessando però principalmente le economie emergenti. Al contrario, il mondo più sviluppato sta uscendo dalla crisi più lentamente, con problemi irrisolti dal lato dell’indebitamento delle famiglie, delle condizioni di salute del settore immobiliare e dell’occupazione, con il rischio di una possibile ricaduta in recessione. Alla crisi delle banche e delle imprese si è aggiunta, nel 2010, la crisi dei debiti sovrani dei paesi europei, che, nell’estate 2011, si è estesa all’Italia e alla Spagna, con un forte peggioramento, al di là dell’Atlantico, anche del debito pubblico Usa. In questo scenario in rapida evoluzione, quali sono le prospettive del mondo ricco, che si è scoperto improvvisamente più povero e più vulnerabile? Questo volume, seguito ideale di «La crisi mondiale e l’Italia», pubblicato da Marco Fortis con il Mulino nel 2009, raccoglie in modo organico i principali articoli sull’argomento da lui scritti in questi due anni su «Il Messaggero», «Il Sole 24 Ore», «Economy», «Panorama» e «Il Foglio».