Il saggio descrive le procedure mentali utilizzate nella vita quotidiana per riconoscere volti e luoghi e le applica, per analogia, alla riconoscibilità dell'identità dei canali televisivi. L'operazione di riconoscimento si basa sul principio della Gestalt che assume, però, nel caso specifico, dinamiche particolari e mette in gioco la natura speculare della comunicazione televisiva. "Riconoscere" -da parte delle audiences- è sempre anche un "riconoscersi".

Aroldi, P., La riconoscibilità dei canali televisivi nell'immaginario collettivo, in De Maria, G., Santangelo, A. (ed.), La TV o l'uomo immaginario, Aracne, Roma 2012: 97- 114. 10.4399/97888548507367 [http://hdl.handle.net/10807/34352]

La riconoscibilità dei canali televisivi nell'immaginario collettivo

Aroldi, Piermarco
2012

Abstract

Il saggio descrive le procedure mentali utilizzate nella vita quotidiana per riconoscere volti e luoghi e le applica, per analogia, alla riconoscibilità dell'identità dei canali televisivi. L'operazione di riconoscimento si basa sul principio della Gestalt che assume, però, nel caso specifico, dinamiche particolari e mette in gioco la natura speculare della comunicazione televisiva. "Riconoscere" -da parte delle audiences- è sempre anche un "riconoscersi".
2012
Italiano
La TV o l'uomo immaginario
978-88-548-5073-6
Aroldi, P., La riconoscibilità dei canali televisivi nell'immaginario collettivo, in De Maria, G., Santangelo, A. (ed.), La TV o l'uomo immaginario, Aracne, Roma 2012: 97- 114. 10.4399/97888548507367 [http://hdl.handle.net/10807/34352]
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