Il testo ripropone la redazione inedita del frate Cappuccino cui fu demandata da Carlo Borromeo la ristrutturazione della cura degli appestati, poi esporata sia a Brescia che a Marsiglia (in questo modello di padre Felice Casati), dalla cui esperienza nasce appunto questo dialogo. Il testo si compone di una corposa introduzioe (7-66) e di una nota al testo (66-86) di Paccagnini, coadiuvao da Carla Boroni per le note al testo del Bellintani
Paccagnini, E., (a cura di), Edizione critica di "Paolo Bellintani, Dialogo della peste" / Scheiwiller, Milano 2001: 240 [http://hdl.handle.net/10807/33369]
Paolo Bellintani, Dialogo della peste
Paccagnini, Ermanno
2001
Abstract
Il testo ripropone la redazione inedita del frate Cappuccino cui fu demandata da Carlo Borromeo la ristrutturazione della cura degli appestati, poi esporata sia a Brescia che a Marsiglia (in questo modello di padre Felice Casati), dalla cui esperienza nasce appunto questo dialogo. Il testo si compone di una corposa introduzioe (7-66) e di una nota al testo (66-86) di Paccagnini, coadiuvao da Carla Boroni per le note al testo del BellintaniFile in questo prodotto:
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