L’incisione di Giulio Cesare Bianchi illustra l’entrata trionfale, carnascialesca, della Badia dei Facchini del Lago Maggiore: si individuano le somiglianze con quelle di papi, vescovi e re. Si delineano la storia della celebre Badia e le caratteristiche mutate nei secoli. Si descrive la composizione del corteo e il costume dell’abate. Attraverso l’ausilio di altre fonti documentarie, un diario manoscritto e la Gazzetta di Milano, si ricostruisce la giornata festiva, fino al ricevimento a corte ed il ballo in teatro; si riferisce altresì dei privilegi concessi alla Badia.
Mignatti, A., Ingresso trionfale della Mascherata dei facchini del Lago Maggiore, 1764, in Barbieri, F., Carpani, R., Mignatti, A. (ed.), Festa, rito e teatro nella «gran città di Milano» nel Settecento, Catalogo della mostra a cura di Francesca Barbieri, Roberta Carpani, Alessandra Mignatti, Milano, Pinacoteca Ambrosiana, 23 novembre 2009- 28 febbraio 2010, «Studia Borromaica», 24 (2010), Bulzoni Editore, Roma 2010: <<STUDIA BORROMAICA>>, 988- 992 [http://hdl.handle.net/10807/32815]
Ingresso trionfale della Mascherata dei facchini del Lago Maggiore, 1764
Mignatti, Alessandra
2010
Abstract
L’incisione di Giulio Cesare Bianchi illustra l’entrata trionfale, carnascialesca, della Badia dei Facchini del Lago Maggiore: si individuano le somiglianze con quelle di papi, vescovi e re. Si delineano la storia della celebre Badia e le caratteristiche mutate nei secoli. Si descrive la composizione del corteo e il costume dell’abate. Attraverso l’ausilio di altre fonti documentarie, un diario manoscritto e la Gazzetta di Milano, si ricostruisce la giornata festiva, fino al ricevimento a corte ed il ballo in teatro; si riferisce altresì dei privilegi concessi alla Badia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.