Il Behavioural Inattention Test (BIT) è una batteria di test per la valutazione del neglect visuo-spaziale. Il neglect può essere definito come l’incapacità o la ridotta tendenza a esplorare o a rispondere a stimoli presentati nello spazio controlaterale alla sede di lesione in assenza di altri deficit sensitivi o motori che possano giustificare questa incapacità (Heilman, Watson e Valenstein, 1993). Questa mancanza di esplorazione è causata dalla lesione di alcune aree cerebrali e può essere conseguenza di ictus, trauma cranico (Halligan e Marshall, 1993), tumore cerebrale o demenza (Venneri, Pentore, Cotticelli e Della Sala, 1998). Nel 1876 Jackson riportò il primo caso di un paziente con neglect, mentre Patterson e Zangwill (1944) dettero la prima più chiara descrizione dei tipici disturbi da neglect sinistro. I pazienti da loro descritti urtavano la parte sinistra del loro corpo contro alcuni oggetti durante gli spostamenti, mangiavano solo il cibo posto a destra nel piatto e leggevano solo la parte destra delle parole. Il paziente con neglect in fase acuta mostra alterazioni comportamentali tipiche rilevabili anche durante una semplice osservazione; può mostrare una deviazione più o meno completa del capo e dello sguardo verso lo spazio ipsilesionale e l’attenzione è rivolta pressoché esclusivamente agli stimoli provenienti da quello spazio tanto da arrivare a ignorare chiunque gli si rivolga dall’altro lato (De Renzi, 1982). Durante il cammino, questi pazienti spesso presentano una deviazione della traiettoria di marcia verso il lato della lesione cerebrale (Berti et al., 2002). Alcuni possono presentare anche neglect personale (Beschin e Robertson, 1997) cioè la tendenza a trascurare gli arti e/o la parte del viso controlaterali in tutte le attività di cura della persona o durante i passaggi posturali. Il neglect è solitamente associato a lesioni dell’emisfero destro – approssimativamente il 40% di questi pazienti mostra neglect visivo (Diller e Gordon, 1981) – tuttavia sono stati descritti in letteratura anche casi di neglect da lesione sinistra. Il neglect si può manifestare in molte attività della vita quotidiana: nella ricerca di oggetti, nella descrizione di figure, nell’utilizzo del telefono o dell’orologio, in compiti di lettura (Riddoch, 1990), nel disegno spontaneo (Halligan e Marshall, 1993) o nella copia di figure geometriche. È stato dimostrato che il neglect visivo è uno dei più importanti fattori prognostici che influenzano negativamente il processo riabilitativo e il recupero funzionale dei pazienti (Katz, Hartman-Maier, Ring e Soroker, 1999). La natura multidimensionale del neglect richiede un miglioramento delle nostre procedure valutative e l’utilizzo di test sempre più specifici per un’accurata diagnosi neuropsicologica. È importante inoltre valutare l’interferenza che questo disturbo ha sulle comuni attività della vita quotidiana
Spinazzola, L., Pagliari, C., Beschin, N., BIT Behavioural Inattention Test, Adattamento italiano, 2010 [Altro] [https://hdl.handle.net/10807/327478]
BIT Behavioural Inattention Test, Adattamento italiano
Pagliari, Chiara;
2010
Abstract
Il Behavioural Inattention Test (BIT) è una batteria di test per la valutazione del neglect visuo-spaziale. Il neglect può essere definito come l’incapacità o la ridotta tendenza a esplorare o a rispondere a stimoli presentati nello spazio controlaterale alla sede di lesione in assenza di altri deficit sensitivi o motori che possano giustificare questa incapacità (Heilman, Watson e Valenstein, 1993). Questa mancanza di esplorazione è causata dalla lesione di alcune aree cerebrali e può essere conseguenza di ictus, trauma cranico (Halligan e Marshall, 1993), tumore cerebrale o demenza (Venneri, Pentore, Cotticelli e Della Sala, 1998). Nel 1876 Jackson riportò il primo caso di un paziente con neglect, mentre Patterson e Zangwill (1944) dettero la prima più chiara descrizione dei tipici disturbi da neglect sinistro. I pazienti da loro descritti urtavano la parte sinistra del loro corpo contro alcuni oggetti durante gli spostamenti, mangiavano solo il cibo posto a destra nel piatto e leggevano solo la parte destra delle parole. Il paziente con neglect in fase acuta mostra alterazioni comportamentali tipiche rilevabili anche durante una semplice osservazione; può mostrare una deviazione più o meno completa del capo e dello sguardo verso lo spazio ipsilesionale e l’attenzione è rivolta pressoché esclusivamente agli stimoli provenienti da quello spazio tanto da arrivare a ignorare chiunque gli si rivolga dall’altro lato (De Renzi, 1982). Durante il cammino, questi pazienti spesso presentano una deviazione della traiettoria di marcia verso il lato della lesione cerebrale (Berti et al., 2002). Alcuni possono presentare anche neglect personale (Beschin e Robertson, 1997) cioè la tendenza a trascurare gli arti e/o la parte del viso controlaterali in tutte le attività di cura della persona o durante i passaggi posturali. Il neglect è solitamente associato a lesioni dell’emisfero destro – approssimativamente il 40% di questi pazienti mostra neglect visivo (Diller e Gordon, 1981) – tuttavia sono stati descritti in letteratura anche casi di neglect da lesione sinistra. Il neglect si può manifestare in molte attività della vita quotidiana: nella ricerca di oggetti, nella descrizione di figure, nell’utilizzo del telefono o dell’orologio, in compiti di lettura (Riddoch, 1990), nel disegno spontaneo (Halligan e Marshall, 1993) o nella copia di figure geometriche. È stato dimostrato che il neglect visivo è uno dei più importanti fattori prognostici che influenzano negativamente il processo riabilitativo e il recupero funzionale dei pazienti (Katz, Hartman-Maier, Ring e Soroker, 1999). La natura multidimensionale del neglect richiede un miglioramento delle nostre procedure valutative e l’utilizzo di test sempre più specifici per un’accurata diagnosi neuropsicologica. È importante inoltre valutare l’interferenza che questo disturbo ha sulle comuni attività della vita quotidianaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



