Auctor fabula est, o un piccolo inventario di autorialismi contemporanei

The introduction offers a concise inventory of contemporary forms of authorship, starting from the idea that the theoretical decentring of the author has not erased authorial presence, but rather dispersed and multiplied its traces. It draws a distinction between autobiographical reading, which reshapes the relationship between life and work by turning the author’s biography into a structural hermeneutic resource, and autofictional form, understood as a set of textual and performative procedures that turn the author into a character, figure or metanarrative device. This framework is applied to literature, theatre and practices of self-writing, and is then extended to cinema, television series and audiovisual media. In its final part, the chapter brings media theory and cultural industries research into dialogue in order to rethink the author-function within media environments: between visibility and concealment, the collectivisation of creative labour and new forms of authorial attribution in a digital ecosystem marked by convergence, remediation, and the competing logics of immediacy and hypermediacy. What emerges is a picture of the author as a dynamic node that continues to operate between texts, media contexts and audiences.

L’introduzione del volume propone un piccolo inventario di autorialismi contemporanei, muovendo dall’osservazione che la messa tra parentesi teorica dell’autore non ne ha cancellato la presenza, ma ne ha piuttosto redistribuito e moltiplicato le tracce. Il testo distingue tra autobiografismo di lettura, che riconfigura il rapporto fra vita e opera rendendo la biografia dell’autore una risorsa ermeneutica strutturale, e autofinzionalità di forma, intesa come insieme di procedure testuali e performative che trasformano l’autore in personaggio, figura o dispositivo metanarrativo. Questa griglia viene applicata a letteratura, teatro e pratiche di scrittura di sé, ma è anche estesa ai campi del cinema, delle serie televisive e dei media audiovisivi. Nella parte finale, l’introduzione intreccia teorie dei media e degli studi sulle industrie culturali per interrogare la funzione-autore in ambiente mediale: tra visibilità e occultamento, collettivizzazione del lavoro creativo e nuove forme di attribuzione autoriale in un ecosistema digitale segnato da convergenza, rimediazione, logiche di immediatezza e ipermediazione. Ne emerge un quadro in cui l’autore continua a operare come nodo dinamico fra testi, contesti mediali e pubblici.