Le polifonie e le risonanze che in questo anno giubilare sono state generate dal tema della speranza hanno sollecitato il Collegio dei Docenti di Teologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a entrare in dialogo con altre discipline, per comprendere come si manifesta e come si declina un tale orizzonte nella condizione delle donne e degli uomini del nostro tempo. La speranza che accompagna l’attesa della trasformazione ultima, infatti, non è solo l’esito finale di un progresso, ma il vero codice interpretativo di tutta l’esistenza umana del credente e, per molti versi, anche di chi non è mosso da uno sguardo di fede. A partire dalla speranza, teologi e studiosi di varie discipline hanno voluto misurarsi con forme nuove di riflessione condivisa seguendo l’invito di Papa Francesco: «I pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare». Ne è scaturita una suggestiva “coreografia della speranza”, quasi un diario di viaggio del cammino percorso, sulle strade della teologia e dei saperi, in quel dialogo fecondo che appare sempre di più come la via maestra su cui muoversi per un rinnovamento della teologia e per una più appropriata comprensione dei complessi risvolti socio-culturali e antropologici con cui deve misurarsi oggi l’umanità.

Maier, R. G., Giuliodori, C. (eds.), Spes contra spem. Per una coreografia della speranza, Vita e Pensiero, Milano 2025: 220 [https://hdl.handle.net/10807/326516]

Spes contra spem. Per una coreografia della speranza

Maier, Roberto Giorgio
;
2025

Abstract

Le polifonie e le risonanze che in questo anno giubilare sono state generate dal tema della speranza hanno sollecitato il Collegio dei Docenti di Teologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a entrare in dialogo con altre discipline, per comprendere come si manifesta e come si declina un tale orizzonte nella condizione delle donne e degli uomini del nostro tempo. La speranza che accompagna l’attesa della trasformazione ultima, infatti, non è solo l’esito finale di un progresso, ma il vero codice interpretativo di tutta l’esistenza umana del credente e, per molti versi, anche di chi non è mosso da uno sguardo di fede. A partire dalla speranza, teologi e studiosi di varie discipline hanno voluto misurarsi con forme nuove di riflessione condivisa seguendo l’invito di Papa Francesco: «I pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare». Ne è scaturita una suggestiva “coreografia della speranza”, quasi un diario di viaggio del cammino percorso, sulle strade della teologia e dei saperi, in quel dialogo fecondo che appare sempre di più come la via maestra su cui muoversi per un rinnovamento della teologia e per una più appropriata comprensione dei complessi risvolti socio-culturali e antropologici con cui deve misurarsi oggi l’umanità.
2025
Italiano
Giluliodori, C; Maier, R; Beretta, S; Bombelli, G; Borghi, A; Brancato, F; Bruzzone, D; Carfì, A; Diodato, R; Facchin, F; Invernizzi, L; Musio, A; Peruzzotti, F; Raccagni, D; Vetrugno, G; Zampino, G; Zuccaro G;
9788834361542
Vita e Pensiero
Maier, R. G., Giuliodori, C. (eds.), Spes contra spem. Per una coreografia della speranza, Vita e Pensiero, Milano 2025: 220 [https://hdl.handle.net/10807/326516]
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