Dall’analisi degli studi di caso, la costruzione e il mantenimento di una rete di relazioni esterna all’azienda sono emersi come fattori cruciali, soprattutto per aziende artigiane che basano la propria competitività su relazioni fiduciare con fornitori e clienti. Allo stesso tempo, si tratta di uno degli aspetti in cui sono più evidenti le differenze tra la gestione femminile e maschile dell’impresa. Le donne hanno reti esterne di supporto piccole, poco dense e prevalentemente formate da uomini. D’altro canto, hanno a disposizione un importante capitale relazionale, creato attraverso la partecipazione ad attività ludiche, espressive o di volontariato, che solo raramente riescono ad “appropriare” per la propria attività professionale. Emerge dunque la necessità di organizzazioni intenzionalmente dedicate alla costruzione di reti di relazione. Le iniziative attivate da associazioni di rappresentanza e istituzioni (come la Camera di Commercio) sono particolarmente apprezzate dalle intervistate, ma è evidente la necessità di ulteriori interventi in questa direzione.
Pais, I., Capitale sociale e associazionismo: la centralità delle relazioni, in Pais, I., Bolis, M., Manzo, C., De Vita, R., Fontana, A. (ed.), E' lei il titolare? Donne e uomini nelle imprese artigiane, Ecra, Roma 2012: 75- 88 [http://hdl.handle.net/10807/32467]
Capitale sociale e associazionismo: la centralità delle relazioni
Pais, Ivana
2012
Abstract
Dall’analisi degli studi di caso, la costruzione e il mantenimento di una rete di relazioni esterna all’azienda sono emersi come fattori cruciali, soprattutto per aziende artigiane che basano la propria competitività su relazioni fiduciare con fornitori e clienti. Allo stesso tempo, si tratta di uno degli aspetti in cui sono più evidenti le differenze tra la gestione femminile e maschile dell’impresa. Le donne hanno reti esterne di supporto piccole, poco dense e prevalentemente formate da uomini. D’altro canto, hanno a disposizione un importante capitale relazionale, creato attraverso la partecipazione ad attività ludiche, espressive o di volontariato, che solo raramente riescono ad “appropriare” per la propria attività professionale. Emerge dunque la necessità di organizzazioni intenzionalmente dedicate alla costruzione di reti di relazione. Le iniziative attivate da associazioni di rappresentanza e istituzioni (come la Camera di Commercio) sono particolarmente apprezzate dalle intervistate, ma è evidente la necessità di ulteriori interventi in questa direzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.