Negli ultimi decenni sempre più donne in Italia hanno raggiunto alti livelli di istruzione e qualificazione. All’arrivo di un figlio, però, il mercato del lavoro si fa più ostile: ai salari più bassi e alla maggiore fragilità delle carriere lavorative, si aggiungono le dimissioni. Non è un lavoro per madri indaga le ragioni profonde di questo fenomeno. Basato su dati nazionali e sull’esperienza del Piano per l’Uguaglianza di Bologna, con oltre seicento casi di genitori – in gran parte madri – che hanno lasciato il lavoro, il libro rivela come in Italia la maternità continui a rappresentare un vincolo strutturale. Servizi per l’infanzia insufficienti, congedi parentali disegnati male, soffitti di cristallo, segregazione occupazionale, divari territoriali e sociali: un intreccio di barriere ostacola il futuro di migliaia di donne e rallenta l’Italia rispetto al resto d’Europa. Ma le soluzioni esistono. Gli autori evidenziano che soltanto la combinazione tra politiche innovative e una autentica cultura dell’uguaglianza può produrre un cambiamento reale, trasformando la maternità da ostacolo percepito a valore condiviso.
Rizza, R., Cattani, L., Amerigo Giuliani, G., Paraciani, R., Non è un lavoro per madri. Perché la maternità in Italia resta un ostacolo al lavoro, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2025:2025 125 [https://hdl.handle.net/10807/324377]
Non è un lavoro per madri. Perché la maternità in Italia resta un ostacolo al lavoro
Paraciani, Rebecca
2025
Abstract
Negli ultimi decenni sempre più donne in Italia hanno raggiunto alti livelli di istruzione e qualificazione. All’arrivo di un figlio, però, il mercato del lavoro si fa più ostile: ai salari più bassi e alla maggiore fragilità delle carriere lavorative, si aggiungono le dimissioni. Non è un lavoro per madri indaga le ragioni profonde di questo fenomeno. Basato su dati nazionali e sull’esperienza del Piano per l’Uguaglianza di Bologna, con oltre seicento casi di genitori – in gran parte madri – che hanno lasciato il lavoro, il libro rivela come in Italia la maternità continui a rappresentare un vincolo strutturale. Servizi per l’infanzia insufficienti, congedi parentali disegnati male, soffitti di cristallo, segregazione occupazionale, divari territoriali e sociali: un intreccio di barriere ostacola il futuro di migliaia di donne e rallenta l’Italia rispetto al resto d’Europa. Ma le soluzioni esistono. Gli autori evidenziano che soltanto la combinazione tra politiche innovative e una autentica cultura dell’uguaglianza può produrre un cambiamento reale, trasformando la maternità da ostacolo percepito a valore condiviso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



