Quale immagine di sé Anne Frank avrebbe offerto al mondo e alla Storia, se il 12 giugno 1942 avesse ricevuto come regalo di compleanno una videocamera al posto di un diario? La webserie Anne Frank Video Diary, prodotta da Every Media in collaborazione con la Anne Frank House di Amsterdam, si concede questa licenza un po’ paradossale, un po’ inverosimile per avvicinare durante la pandemia le giovani generazioni alle storie raccontate nel celebre diario. Eppure, una simile conversione di formato accende una nuova prospettiva di lettura sulle continuità e discontinuità delle forme di self-mediation tra passato e presente.Il presente saggio intende, in primo luogo, analizzare il recente adattamento in formato video del Diario attraverso la lente della rimediazione, capace di governare la scrittura diaristica assumendo la “doppia logica” dell'immediatezza e dell'ipermedialità. In secondo luogo, alla luce del dibattito sul rapporto tra immagini e trauma culturale, la riflessione si focalizzerà sul processo di riscrittura di una memoria personale che, nell’attraversare confini spaziali e temporali, si è configurata come memoria collettiva e culturale, talmente potente da generare un immaginario transmediale capace di onorare lo spirito curioso di Anne Frank, mai docile e vitale anche nelle fasi più buie.

Cati, A., Il videodiario di Anne Frank. Dalla rimediazione di un’icona ‘teen’ alla riscrittura della memoria ferita, in Aroldi, P., Mascheroni, M. G., Pasquali, P. F., Scifo, S. B. (ed.), «… E QUANTO PIÙ SAPORE POSSIBILE». COMUNICAZIONE, MEDIA, INDUSTRIA CULTURALEStudi in onore di Fausto Colombo, Vita e Pensiero, Milano 2025: 353- 361 [https://hdl.handle.net/10807/323899]

Il videodiario di Anne Frank. Dalla rimediazione di un’icona ‘teen’ alla riscrittura della memoria ferita

Cati, Alice
2025

Abstract

Quale immagine di sé Anne Frank avrebbe offerto al mondo e alla Storia, se il 12 giugno 1942 avesse ricevuto come regalo di compleanno una videocamera al posto di un diario? La webserie Anne Frank Video Diary, prodotta da Every Media in collaborazione con la Anne Frank House di Amsterdam, si concede questa licenza un po’ paradossale, un po’ inverosimile per avvicinare durante la pandemia le giovani generazioni alle storie raccontate nel celebre diario. Eppure, una simile conversione di formato accende una nuova prospettiva di lettura sulle continuità e discontinuità delle forme di self-mediation tra passato e presente.Il presente saggio intende, in primo luogo, analizzare il recente adattamento in formato video del Diario attraverso la lente della rimediazione, capace di governare la scrittura diaristica assumendo la “doppia logica” dell'immediatezza e dell'ipermedialità. In secondo luogo, alla luce del dibattito sul rapporto tra immagini e trauma culturale, la riflessione si focalizzerà sul processo di riscrittura di una memoria personale che, nell’attraversare confini spaziali e temporali, si è configurata come memoria collettiva e culturale, talmente potente da generare un immaginario transmediale capace di onorare lo spirito curioso di Anne Frank, mai docile e vitale anche nelle fasi più buie.
2025
Italiano
«… E QUANTO PIÙ SAPORE POSSIBILE». COMUNICAZIONE, MEDIA, INDUSTRIA CULTURALE Studi in onore di Fausto Colombo
978-88-343-5968-6
Vita e Pensiero
Cati, A., Il videodiario di Anne Frank. Dalla rimediazione di un’icona ‘teen’ alla riscrittura della memoria ferita, in Aroldi, P., Mascheroni, M. G., Pasquali, P. F., Scifo, S. B. (ed.), «… E QUANTO PIÙ SAPORE POSSIBILE». COMUNICAZIONE, MEDIA, INDUSTRIA CULTURALEStudi in onore di Fausto Colombo, Vita e Pensiero, Milano 2025: 353- 361 [https://hdl.handle.net/10807/323899]
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