Il presente contributo ruota attorno ad alcuni nodi teorici, il primo concerne la dimensione del rapporto tra desiderio e identità femminile, così rilevante e decisivo per la comprensione di un tema essenziale del vivere delle donne, quello della generazione. Un desiderio che non pensiamo separato dalla relazione affettiva da cui scaturisce, ma che le donne sperimentano e quasi custodiscono vivendo con i nascituri una relazione ogni volta unica e irripetibile. In un secondo momento verrà trattata la questione dello spossessamento della generazione confrontandoci anche con la questione della prefigurazione così essenziale per il vissuto personale. Una terza questione attiene alla fenomenologia della generazione come possibilità di comprensione di sé da parte delle donne. La maternità può inaugurare forme di vita creative e pienamente soddisfacenti, quando vissute come scelta consapevole e nella condivisione della responsabilità, prefigurando stili di vita fondati sulla relazione, la tenerezza, l’accoglienza, l’ospitalità. Infine, quasi come una conclusione si vorrebbe toccare un tema delicato, legato alla perdita del generato, aspetto questo meno considerato rispetto alla rivendicazione del diritto all’aborto.
Pagliacci, D., Fantasmi incarnati. Sguardi sulla maternità, in Donatella Pagliacci, S. Z. (ed.), DONNE. QUESTIONI APERTE, ORIZZONTI POSSIBILI, Meudon, TRIESTE 2025: 2024 127- 145 [https://hdl.handle.net/10807/323820]
Fantasmi incarnati. Sguardi sulla maternità
Pagliacci, Donatella
2025
Abstract
Il presente contributo ruota attorno ad alcuni nodi teorici, il primo concerne la dimensione del rapporto tra desiderio e identità femminile, così rilevante e decisivo per la comprensione di un tema essenziale del vivere delle donne, quello della generazione. Un desiderio che non pensiamo separato dalla relazione affettiva da cui scaturisce, ma che le donne sperimentano e quasi custodiscono vivendo con i nascituri una relazione ogni volta unica e irripetibile. In un secondo momento verrà trattata la questione dello spossessamento della generazione confrontandoci anche con la questione della prefigurazione così essenziale per il vissuto personale. Una terza questione attiene alla fenomenologia della generazione come possibilità di comprensione di sé da parte delle donne. La maternità può inaugurare forme di vita creative e pienamente soddisfacenti, quando vissute come scelta consapevole e nella condivisione della responsabilità, prefigurando stili di vita fondati sulla relazione, la tenerezza, l’accoglienza, l’ospitalità. Infine, quasi come una conclusione si vorrebbe toccare un tema delicato, legato alla perdita del generato, aspetto questo meno considerato rispetto alla rivendicazione del diritto all’aborto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



