Il saggio prende in analisi la figura di Giuseppe Bellini nella veste di curatore editoriale, mettendo in luce il suo ruolo cruciale nella diffusione e valorizzazione della letteratura ispano-americana in Italia. Attraverso l’analisi delle opere conservate nel Fondo Giuseppe Bellini dell’Università Cattolica, si ricostruisce la sua attività di mediatore culturale, capace di coniugare rigore filologico, sensibilità umana e visione universale della letteratura. L’indagine mostra come Bellini, attivo tra accademia ed editoria, abbia contribuito alla formazione di un pubblico italiano per le letterature di lingua spagnola, opponendosi agli stereotipi e promuovendo una ricezione consapevole dei testi. Le sue curatele — dalle antologie per studenti alle edizioni critiche di autori come Pablo Neruda e Miguel Ángel Asturias — testimoniano un approccio critico innovativo, fondato sull’idea di letteratura come spazio di dialogo e pluralità culturale. In questo senso, la sua opera editoriale si configura come un atto di mediazione interculturale che, attraverso la cura e la traduzione, ha contribuito a rendere l’America Latina parte integrante del panorama letterario italiano del Novecento.
Carini, S., Tra le righe dell'America Latina. Giuseppe Bellini curatore editoriale, in Belloni, B., Carini, S. (ed.), La memoria e il tempo. Spagna e Ispano-America nel Fondo Giuseppe Bellini dell’Università Cattolica, Vita e Pensiero, Milano 2025: <<SCRITTURE. COLLANA DELLA BIBLIOTECA D’ATENEO>>, 81- 103 [https://hdl.handle.net/10807/323419]
Tra le righe dell'America Latina. Giuseppe Bellini curatore editoriale
Carini, Sara
2025
Abstract
Il saggio prende in analisi la figura di Giuseppe Bellini nella veste di curatore editoriale, mettendo in luce il suo ruolo cruciale nella diffusione e valorizzazione della letteratura ispano-americana in Italia. Attraverso l’analisi delle opere conservate nel Fondo Giuseppe Bellini dell’Università Cattolica, si ricostruisce la sua attività di mediatore culturale, capace di coniugare rigore filologico, sensibilità umana e visione universale della letteratura. L’indagine mostra come Bellini, attivo tra accademia ed editoria, abbia contribuito alla formazione di un pubblico italiano per le letterature di lingua spagnola, opponendosi agli stereotipi e promuovendo una ricezione consapevole dei testi. Le sue curatele — dalle antologie per studenti alle edizioni critiche di autori come Pablo Neruda e Miguel Ángel Asturias — testimoniano un approccio critico innovativo, fondato sull’idea di letteratura come spazio di dialogo e pluralità culturale. In questo senso, la sua opera editoriale si configura come un atto di mediazione interculturale che, attraverso la cura e la traduzione, ha contribuito a rendere l’America Latina parte integrante del panorama letterario italiano del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



