Poeta di pace. Studi per il centenario di Giovan Battista Marino

This special issue marks the four hundredth anniversary of the death of the greatest poet of seventeenth-century Italian literature, Giovan Battista Marino. The sixteen contributions, divided into four sections and preceded by a foreword by the editor, offer a survey of the author's many facets: critical readings of passages from Adone are accompanied by studies of his lyrical production (Lira), ekphrastic poetry (Galeria), religious poetry (Strage degl'Innocenti), and pastoral poetry (Sospiri d'Ergasto), not to mention a possible unpublished burlesque. The issue is rounded out with essays on Marino's poetics, the reception of his writings, and insights into the connections he established with contemporary poets and painters. The title emphasizes Marino's true vocation, a poetry incompatible with war and arms, which makes him a poet worthy of being read, especially in times like ours, marked by daily massacres and arms races.

Questo numero monografico esce in occasione dei quattrocento anni dalla morte del maggiore poeta della nostra letteratura del Seicento, Giovan Battista Marino. I sedici contributi che lo scandiscono, suddivisi in quattro sezioni e preceduti da una premessa del curatore, offrono una rassegna sui numerosi versanti della produzione dell’autore: alle letture critiche di passi dell’Adone si affiancano studi sulla produzione lirica (Lira), sulla poesia ecfrastica (Galeria), religiosa (Strage degl’Innocenti), pastorale (Sospiri d’Ergasto), senza trascurare un possibile inedito di genere burlesco; completano il fascicolo saggi intorno alla poetica mariniana, alla ricezione dei suoi scritti, e affondi sui legami che egli stabilì con poeti e pittori contemporanei. Il titolo vuole porre l’accento sulla più autentica vocazione di Marino, quella a una poesia incompatibile con la guerra e le armi, che ne fa un poeta degno di essere letto soprattutto in giorni come i nostri, segnati da stragi quotidiane e corse al riarmo.