Il contributo si propone di esplorare i rapporti stretti da Vincenzo Agnetti (1926-1981), durante gli anni di attività creativa, con galleristi, critici e artisti a livello internazionale. Operando tra Milano e New York a partire dalla metà degli anni Settanta, Agnetti si confronta con le contemporanee ricerche d’oltreoceano. Da un affondo sulla mostra collettiva "Mirrors of the Mind" e su "Revolutions per minute", il contributo restituisce uno sguardo sui sodalizi stretti da Agnetti — dal legame intellettuale con Arakawa alla collaborazione con Nicolas Calas — con un’attenzione specifica ai punti di contatto e alle visioni comuni.
Cerrelli, G., Le voyage di Vincenzo Agnetti: ipotesi per una mappatura dei rapporti internazionali, in Bruno Cor, B. C. (ed.), A² Vincenzo Agnetti. Lavorare insieme è atto politico, Forma Edizioni, Firenze 2025: 126- 129 [https://hdl.handle.net/10807/322353]
Le voyage di Vincenzo Agnetti: ipotesi per una mappatura dei rapporti internazionali
Cerrelli, Gaia
2025
Abstract
Il contributo si propone di esplorare i rapporti stretti da Vincenzo Agnetti (1926-1981), durante gli anni di attività creativa, con galleristi, critici e artisti a livello internazionale. Operando tra Milano e New York a partire dalla metà degli anni Settanta, Agnetti si confronta con le contemporanee ricerche d’oltreoceano. Da un affondo sulla mostra collettiva "Mirrors of the Mind" e su "Revolutions per minute", il contributo restituisce uno sguardo sui sodalizi stretti da Agnetti — dal legame intellettuale con Arakawa alla collaborazione con Nicolas Calas — con un’attenzione specifica ai punti di contatto e alle visioni comuni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



