Formazione professionale ed emancipazione dalla povertà: il caso dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano (1945-1970)

The role of vocational training in processes of emancipation from poverty is widely recognized in the socio-economic literature. However, the effectiveness of these pathways depends not only on the acquisition of technical skills, but also on a supportive environment and on an educational and productive system responsive to the needs of youth training. In assessing the effectiveness of such pathways, the importance of an educational and value-based framework that accompanies and guides individual development must also be considered. This contribution analyzes the case of the Salesian Institute Sant’Ambrogio in Milan, a boys’ boarding school which, following Don Bosco’s preventive method, integrated vocational instruction with ethical and value-oriented education. This approach did not merely provide students with technical skills, but aimed to shape their character and moral principles so that they could concretely improve their socio-economic condition. The article examines the educational strategies adopted by the Institute and their impact on the social mobility of its students, offering a historical perspective on the relationship between education, work, and cooperation for social inclusion. In particular, it highlights the role of the Salesian congregation in vocational training, emphasizing how its integrated approach contributed to the formation of a working class capable of responding to the social and economic challenges of the time.

Il ruolo della formazione professionale nei processi di emancipazione dalla povertà è ampiamente riconosciuto nella letteratura economico-sociale. Tuttavia, l’efficacia di questi percorsi dipende non solo dall’acquisizione di competenze tecniche, ma anche da un contesto favorevole allo sviluppo e da un sistema formativo e produttivo sensibile alle esigenze della formazione giovanile. A questi fattori, nella valutazione dell’efficacia del percorso, si aggiunge anche l’importanza di un quadro educativo e valoriale che accompagni e orienti lo sviluppo dei singoli. Questo contributo analizza il caso dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano, un collegio maschile che, seguendo il metodo preventivo di don Bosco, integrava l’istruzione professionale con una formazione etico-valoriale. Questo approccio non si limitava a fornire agli studenti competenze tecniche, ma mirava a plasmare il loro carattere e i loro principi morali, affinché potessero migliorare concretamente la loro condizione socioeconomica. L’articolo esamina le strategie educative adottate dall’Istituto e il loro impatto sulla mobilità sociale degli allievi, proponendo una prospettiva storica sul legame tra istruzione, lavoro e cooperazione per l’inclusione sociale. In particolare, si sottolinea il ruolo della congregazione salesiana nell’ambito della formazione professionale, evidenziando come il suo approccio integrato abbia contribuito alla formazione di una classe lavoratrice capace di rispondere alle sfide sociali ed economiche del tempo.