L intero ciclo pittorico della basilica di San Vincenzo sembra avere, per tecnica e scelte compositive, un impianto unitario; le differenze stilistiche tra abside e navata si devono unicamente alla presenza all opera di diverse maestranze e alla volontaria scelta di un linguaggio ieratico per la Teofania absidale e di uno narrativo per le scene della navata, entrambe portate a termine entro o subito dopo il 1007. Questa ipotesi porta inevitabilmente a dare una lettura iconografica unitaria, finora mai proposta, al ciclo che si sviluppa tra abside e navata. Ne emerge un compiuto racconto dal forte messaggio salvifico, una catechesi che, attraversando tutti i tempi biblici, dalle origini dell uomo fino alla dimensione escatologica, propone come forte nucleo tematico il martirio e la figura stessa del martire come miles Christi. La complessità dell impianto iconografico e le novità introdotte sono testimonianza di una committenza di profonda sensibilità religiosa e di alta preparazione culturale, caratteristiche che ben si addicono al giovane Ariberto.
Beretta, M., Il programma spirituale delle pitture murali di San Vincenzo a Galliano. Tracce di un percorso iconografico, in Beretta, M., Basile, M., Tessera, M. R., Ettore Bianch, E. B. (ed.), Ariberto da Intimiano. Fede, potere, cultura a Milano nel secolo XI, Silvana, Cinisello Balsamo 2007: 101- 122 [http://hdl.handle.net/10807/32092]
Il programma spirituale delle pitture murali di San Vincenzo a Galliano. Tracce di un percorso iconografico
Beretta, Manuela
2007
Abstract
L intero ciclo pittorico della basilica di San Vincenzo sembra avere, per tecnica e scelte compositive, un impianto unitario; le differenze stilistiche tra abside e navata si devono unicamente alla presenza all opera di diverse maestranze e alla volontaria scelta di un linguaggio ieratico per la Teofania absidale e di uno narrativo per le scene della navata, entrambe portate a termine entro o subito dopo il 1007. Questa ipotesi porta inevitabilmente a dare una lettura iconografica unitaria, finora mai proposta, al ciclo che si sviluppa tra abside e navata. Ne emerge un compiuto racconto dal forte messaggio salvifico, una catechesi che, attraversando tutti i tempi biblici, dalle origini dell uomo fino alla dimensione escatologica, propone come forte nucleo tematico il martirio e la figura stessa del martire come miles Christi. La complessità dell impianto iconografico e le novità introdotte sono testimonianza di una committenza di profonda sensibilità religiosa e di alta preparazione culturale, caratteristiche che ben si addicono al giovane Ariberto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.